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Vecchie multe stradali non pagate? Zero interessi

Per le cartelle esattoriali, un mini-condono

Moto - News: Vecchie multe stradali non pagate? Zero interessi

Il decreto fiscale riguarda anche le multe da Codice della Strada, le cosiddette multe stradali. Per la precisione, è il decreto del 22 ottobre 2016, numero 193, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 249 del 24 ottobre 2016: parla di mini-condono per le cartelle esattoriali di Equitalia. Ossia l’ente di riscossione di cui molti Comuni si avvalgono per riscuotere vecchi crediti, inclusi i verbali da Codice della Strada. Col decreto fiscale, dal 1° luglio 2017 Equitalia sparisce, viene rottamata, in favore dell’Agenzia-Riscossione; e così vengono rottamati gli interessi sulle vecchie multe. Per capire bene come stanno le cose, facciamo un paragone fra la situazione prima del decreto fiscale, e dopo.


La situazione prima del decreto fiscale


Se avete un debito con un Comune per una multa stradale, la cartella esattoriale di Equitalia prevede il doppio della multa originaria; più gli interessi. In più, le maggiorazioni (la “mora”). E anche l’aggio di Equitalia (la percentuale riconosciuta agli esattori che riscuotono per conto di enti pubblici). Inoltre, vanno aggiunte le spese di notifica della cartella esattoriale. Più, se avete una causa in corso contro Equitalia, le spese legali. Se non saldate il debito, Equitalia ha gli strumenti per imporre un pagamento rapido, come il fermo amministrativo del veicolo: è il potere coattivo di Equitalia.


Cosa cambia col decreto fiscale


Di tutto quel lungo elenco incluso nella cartella di Equitalia, con la mini-sanatoria del decreto fiscale restano fuori gli interessi: si paga tutto, tranne gli interessi e le maggiorazioni di mora, che aumentano del 10% dopo 6 mesi di mancato pagamento della somma addebitata. Lo sconto riguarda i “ruoli” tra il 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015: insomma, per dirla in parole semplici, grosso modo le vecchie multe non pagate in quel periodo. Occhio: dovrete essere voi contribuenti a dover chiedere l’adesione alla procedura con apposita domanda da presentare a Equitalia entro 90 giorni a partire dal 24 ottobre. Ossia entro il 22 gennaio 2017. Il modulo lo troverete fra qualche giorno sul sito di Equitalia.


In quattro rate


Avrete diritto a una rateazione della cartella esattoriale senza interessi, in quattro rate: le prime due rate di un terzo dell’importo dovuto (detratti gli interessi); le seconde due rate di un sesto. Entro sei mesi, Equitalia dovrà comunicare a chi avrà presentato la domanda l’importo della cifra dovuta, l’ammontare e le scadenze delle rate. Per finire, il decreto fiscale passa al Parlamento, che può convertirlo in legge.


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