Alette si, alette no... si è parlato tanto dei flap aerodinamici introdotti da Ducati, che quest'anno hanno fatto il boom sulle carene di tutte le MotoGP. Lo studio era partito dal lontano 2007, ma solo nel 2015 la Casa di Borgo Panigale ha applicato con efficienza il sistema aerodinamico per creare deportanza in accelerazione e stabilità all'anteriore in frenata. La GP commission, però, ha detto basta: bandite a partire dal 2017.
Per la sicurezza dei piloti
È stata la riunione per la sicurezza MotoGP di questo weekend a prendere la decisione, dopo aver raccolto pareri discordanti lungo tutti gli scorsi mesi. Fino al termine della stagione si potranno usare, ma dal primo gennaio prossimo non saranno più ammesse. Secondo la commissione, potrebbero causare danni ai piloti in caso di incidente e creano fastidiose turbolenze a chi segue in scia.
Ducati ha sempre spinto per questa soluzione, avendo investito anche tanti soldi in ricerca, ma tutte le altre case hanno fatto spallucce o si sono dichiaratamente schierate contro, salvo poi fare lo stesso e montare delle belle ali vistose sulla carena (Honda e i suoi piloti hanno condannato le ali prima di tutti, ma anche questo weekend le avevano proprio sotto al cupolino come Ducati)
Dall'Igna non ci sta
Ducati ci perde perchè il ban significa aver buttato via fior di soldi nello sviluppo, ma l'assenza delle ali non porterà particolari rivoluzioni. Gigi Dall'Igna è stato fra i maggiori promotori del sistema e ora è amareggiato, come dichiara alla Gazzetta dello Sport: "A me piace la sportività e se vedo cose antisportive non sono felice. La motivazione è legata alla sicurezza, ma le ali non sono mai state un problema: abbiamo effettuato studi, anche con i fornitori di materiale tecnico, con certificazioni indipendenti. Avevamo fatto una proposta ragionata e ragionevole condivisa dai giapponesi, che poi si sono tirati indietro. Mi lascia sconcertato. Per i giapponesi la Ducati ha sviluppato la moto con le ali e per questo pensano che abbiamo un vantaggio rispetto a loro che ci sono arrivati dopo. Mi aspetto che pure il becco montato dalla Honda sopra la presa d'aria sia considerato come un'ala".