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Coma: La prossima Dakar sarà un'avventura

Il nuovo direttore sportivo del RAID spiega le novità, indicando il suo erede: "Toby Price è il favorito"

Dakar: Coma: La prossima Dakar sarà un'avventura

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È stato uno di quelli che ha scritto la storica del RAID più famoso al mondo, tanto da vincere addirittura ben cinque edizioni. In seguito al ritiro, Marc Coma non ha voluto lasciare la Dakar, perché da quest’anno il campione spagnolo è il nuovo direttore sportivo della corsa. Proprio lui ha svelato le novità della prossima edizione, che per l’occasione scatterà il 2 gennaio dal Paraguay.

Cosa vuol dire passare da pilota a direttore sportivo?

“Ormai è trascorso un anno, sono contento della decisione intrapresa, perché ho la fortuna di lavorare ancora nell’ambiente. Ogni giorno imparo cose nuove anche in questa veste, speriamo quindi di assistere a una corsa interessante”.

Quanto è stato utile avere un passato da pilota per questa nuova esperienza?

“E’ sicuramente un valore aggiunto, che mi aiuta per quanto riguarda la conoscenza delle prove. Se non lo fossi stato, difficilmente potrei ricoprire questo ruolo. Abbiamo scelto per il 2017 di ripartire dal Paraguay, il 29° paese nella storia. È una buona opportunità, nonché l’occasione per ritrovare lo stesso spirito vissuto nel 2009 a Buenos Aires”.

Per quale motivo Marc Coma ha deciso di ritirarsi al top?

“Quando ho pensato di fermarmi ero reduce da ben 12 Dakar, di cui cinque vinte. Un numero importante per la mia storia. Penso di essere stato fortunato per i risultati, ma allo stesso tempo era difficile non accettare una simile carica”.

Dopo le moto diversi piloti passano alle auto. Hai mai pensato a questa possibilità?

“Molti piloti lo fanno, io però non ho mai preso in considerazione questa alternativa. Di solito faccio alcune gare di bici, nonostante lo scarso tempo a disposizione”.

La prossima Dakar avrà meno dune rispetto al passato.

Sarà una Dakar all’avventura, sicuramente più difficile. Ci saranno alcuni passaggi che arriveranno addirittura ai 4000 metri. Forse avremo qualche duna in meno, ma alla fine sono convinto non mancheranno tutti gli elementi che hanno da sempre contraddistinto la corsa”.

Quale pilota ha le carte in regola per essere il nuovo Coma?

“Ce ne sono tanti che stanno emergendo negli ultimi anni. Sicuramente Toby Price ha dimostrato grande crescita, a tal punto da essere uno dei favoriti”.

In occasione del Merzouga Rally in Marocco sarai un po’ considerato come il “maestro”.

“Sono convinto rappresenti uno step intermedio per arrivare alla Dakar. In questa corsa i piloti affrontano tutte le difficoltà che poi si ritroveranno nella RAID tra Paraguay, Bolivia e Argentina. Oltre alla sabbia e al caldo, è anche l’occasione per prendere confidenza per il GPS. I vincitori avranno in seguito l’opportunità di partecipare alla Dakar”.  

 Oltre a te, anche alcuni piloti italiani hanno scritto la storia di questa corsa.

E senza dubbio un Paese di  storia, con una grande cultura nel Motorsport, che spero torni presto al top. Negli ultimi anni abbiamo visto emergere piloti forti come Botturi e Cerutti, i quali promettono molto bene”.  

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