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SBK, Superbike 2016: l'anno che verrà

Dal ritorno di Yamaha alla nuova Ninja ma non solo...10 motivi d'interesse per la stagione 2016

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Natale tempo di buoni propositi, di richieste, di doni. Tempo di bilanci per l'anno che sta chiudendo e di volontà per l'anno che verrà. Il 2015 della Superbike non è stato dei più divertenti, questo è vero.

Il Cannibale Rea ha azzannato il campionato, lasciando ai contendenti poco più che le briciole. Ed allora, in vista del 2016, ecco dieci buoni propositi per il Mondiale delle derivate di serie. Una lista da far recapitare a Babbo Natale da tenere d'occhio: dieci buoni motivi per seguire il prossimo campionato mondiale Superbike.

- IL RITORNO DI YAMAHA: Dopo un'assenza fin troppo lunga durata quattro anni, il marchio di Iwata torna in pianta stabile nel mondiale delle derivate di serie. La casa che ha lanciato talenti come Noriyuki Haga, che ha fatto la storia con la sua R7, ritorna con la sua nuovissima R1, in grado di sovvertire le gerarchie in una classica come la 8 ore di Suzuka.

Una moto attesa, bramata, che gli appassionati desideravano rivedere nel giro internazionale, dopo il successo ottenuto nel British Superbike con Joshua Brookes. Nel 2016 tornerà con il team Crescent, un campione in cerca di rivalsa come Sylvain Guintoli e un giovane arrembante come Alex Lowes.

- L'APPRODO DI NICKY HAYDEN: e' vero, la Superbike latita di personaggi da un pò di tempo a questa parte. Manca quel pilota in grado di far aizzare le folle, che abbina talento e coinvolgimento dei fan. Intendiamoci, la Sueprbike ha fatto la propria storia con la passione per le marche, per i modelli di moto divenute storiche, per piloti duri e puri più che per il "personaggio" in se.

Eppure, l'approdo di Nicky Hayden, di estrazione AMA nella sua gioventù, non può che far bene al mondiale delle derivate di serie. Già perchè Nicky from Owensboro riesce a coniugare perfettamente le due anime: veloce, aggressivo, duro e puro, ma al contempo simpatico, disponibile, alla mano. Avrà davanti a se il compito di riportare in alto la Honda con la datata CBR1000RR, ma con in più un appoggio di Tokio.

- LA LOTTA TRA CAMPIONI: Lo scorso anno Rea ha letteralmente sovrastato Tom Sykes, scombinando delle gerarchie consolidate in un team già di per se fortissimo. Riuescirà quest'anno la vendetta del simpatico Tom? La brace sicuramente coverà sotto la cenere per l'ex campione del mondo, che si è trovato un avversario in casa scomodissimo, alla cui prima vera occasione della vita ha fatto centro in maniera assordante. Un duello in casa tutto da pregustare

- LA NUOVA NINJA: E proprio rimanendo nel team in verde, la curiosità sarà tanta nell'ammirare la nuova arma di Akashi. Il modello di serie è stato sviluppato proprio dalla base "da corsa", puntando ad alzare ancor di più l'asticella prestazionale di una moto già vincente. Ducati, Yamaha, BMW e tutte le altre contendenti sono (ancor più) avvisate

- LA VOGLIA DI DUCATI: Ecco, proprio Borgo Panigale è attesa al grande salto di qualità con la sua 1199. Dopo un 2015 in crescendo, con Chaz Davies grande protagonista, alla Rossa si punterà al colpo grosso. Per il gallese è la grande occasione di puntare all'alloro mondiale. Il simpatico e gentile Davies oltretutto, quando si è trovato in mano un mezzo competitivo, si è sempre fatto valere.

Basti pensare al suo titolo Supersport con la Yamaha. Freme l'attesa anche per il ritorno di Davide Giugliano. Il romano, sempre molto veloce, dovrà mostrare di aver messo da parte la sfortuna dell'anno appena concluso. Un personaggio spettacolare, veloce e aggressivo come lui è pura benzina per il mondiale delle derivate di serie

- BMW E ALTHEA: l'accordo è siglato. Il team è di primo livello e all'interno vi è quello che una volta era chiamato come "mago dei due tempi". Che il team BMW Alteha possa essere la sorpresa del 2016? Il progetto è ambizioso e con due piloti da scoprire fino in fondo. Jordi Torres si è ben difeso in questo primo anno con l'Aprilia. Dovrà convincere gli scettici di essere pronto per quel salto prestazionale che in molti si attendono.

Markus Reiterberger è il classico pilota venuto 'dal freddo'. In pochi lo conoscono, ma chi lo ha visto all'opera, sopratutto nel IDM, sa che il giovane tedesco ha talento e velocità, conquistando anche nel 2015 l'alloro nazionale. Potrebbe essere la grande sorpresa del 2016.

- SBARCA IL CAMPIONE BSB: A proposito di sorprese e personaggi, in Superbike ritorna Joshua Brookes, istrionico e talentuosissimo australiano con licenza di Road races. Brookes sembrava un'eterna incompiuta, come Haga. Approdato anni orsono nel campionato BSB con il team Honda HM Plant, aveva sempre mancato di un nonnulla quel titolo che gli avrebbe reso onore.

Con il team Milwakee e la nuova Yamaha R1 è riuscito a coronare il suo sogno in questo 2015. Velocissimo, spettacolare nei suoi salti a Cadweel Park (ma non solo) ha tutta una serie di fan pronti a scommettere su di lui. Il ritorno nel mondiale sarà con una BMW. Che possa regalarci spettacolo?

- LA GARA AL SABATO E ALLA DOMENICA: E' sicuramente uno dei punti caldi della ventura stagione 2016. La questione è aperta. Nell'annata appena passata sono stati diversi i cambi di orario che hanno portato - evidentemente - un certo grado di confusione. Così, riprendendo quanto svolto dall'AMA negli anni passati e quanto anche provato proprio in occasione della tappa statunitense di Laguna Seca, la prima gara vedrà la luce il sabato e la seconda la domenica.

Punto nodale sarà sicuramente l'esposizione mediatica maggiore per il pilota che vincerà ciascuna manche, ma renderà giustizia al fine settimana del mondiale delle derivate di serie? Non sarebbe stato meglio poter fare una sola gara di lunghezza differente, magari con un pit-stop? La questione è aperta.

- L'AFFAIRE MARCO MELANDRI: L'hannus orribilis del campione ravennate è giunto al termine, culminato con un test con MV Agusta. Per il momento, come ci ha riportato, la questione è rimasta circoscritta a quell'unico evento. La volontà da parte del pilota è chiara, bisognerà vedere se si troverà il budget nel caso di un impegno continuativo.

- LA RICERCA DI UNA IDENTITA': Eccolo il punto nodale, focale, che per certi versi, si riconduce anche all'assenza scomoda di un pilota come Melandri stesso, o all'attesa su Nicky Hayden. La Superbike nel 2016 è alla ricerca della sua identità, dettata dalla volontà di capire quale sentiero percorrere. Nel passato, la categoria delle derivate di serie è sempre stata figlia dello spettacolo in se, dell'equilibrio tra le case, dei duelli al cardiopalma. E' quello che molti appassionati associano al concetto di gare "dure e pure". Perfino dalle stagioni più buie del mondiale Superbike - come nel 2003 - il mondiale è sempre risorto come un'araba fenice.

Ora però è tempo di crescere e maturare, di fare quello step evolutivo dopo delle stagioni in cui ci si è appesi mediaticamente al ritorno di campioni come Max Biaggi, Carlos Checa e lo stesso Melandri. Che, all'interno di una giostra che faceva funzionare il tutto, erano un plus ma che sono divenuti quasi come l'unico appiglio mediatico. Lo stesso Jan Witteven, durante la nostra GPOne Car, aveva espresso il suo auspicio ad un ritorno dell'attenzione sulle moto.

Prendiamo come esempio la stagione 2007 con l'approdo di Biaggi in un'orchestra in cui le case avevano modelli al top, ma in cui ogni pilota, risultava perfetto solista interconnesso. I campioni storici e battaglieri come Haga o Bayliss e Corser, i giapponesi spericolati come Kagayama, i giovani arrembanti come Michel Fabrizio, in circuiti spettacolari e tradizionali per le derivate. Era l'amalgama che creava lo show, non i singoli ingredienti.  Perchè i personaggi, a ben vedere, nella Superbike, si creano in pista ancor prima che davanti ad una telecamera.

In realtà, non vi è motivo di scegliere tra la via dei protagonisti o quella dello show delle moto, ma serve un apparato in grado di sostenere tali protagonisti come plus. La strada tecnica sembra indirizzarsi proprio verso questo andazzo, ma la scalata è ancora lunga. Nella speranza che il 2016 sia l'annata della svolta.  

Ora sta a voi. Quali sono i vostri propositi per il 2016 della Superbike? Dite la vostra sulla nostra pagina Facebook!

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