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SBK, Melandri: il mio problema? non so fingere

AUDIO. "Nel motociclismo c'è troppa politica. Sono pronto a rimettermi in gioco con MV Agusta"

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Il 2015 è un anno che Marco Melandri ha già consegnato al dimenticatoio, per rivolgere lo sguardo al futuro. Alla tradizionale festa di fine anno in Nolan, il ravennate appare rilassato, deciso a non rivangare troppo il passato ma neanche a negare l’evidenza. Il capitolo Aprilia in MotoGP è stato disastroso per entrambe le parti e il suo futuro potrebbe essere la SBK con MV Agusta.

Per ora i ‘se’ e i ‘ma’ sono molti, ma Melandri ha ancora la voglia per rimettersi un’altra volta in discussione, senza voltarsi indietro.

Il mio bilancio l’ho già dimenticato, perché l’ho fatto a metà stagione - scherza - E’ stato un anno alternativo, ma guardiamo avanti”.

Lo hai già fatto, perché qualche settimana fa hai provato la MV Agusta a Jerez…

E’ stato unire l’utile al dilettevole. Era da un po’ che non andavo in pista, ho tolto un po’ di ruggine e mi sono divertito. Inoltre ero curioso di capire come andava quella moto e spero di avere dato una mano per schiarirsi le idee. Per ora è finita lì”.

Da parte del team c’è disponibilità ma il problema è di budget.

L’importante è la motivazione, avere un’azienda che abbia voglia di fare. Non mi importa che si parta per vincere o per fare decimo, ma che si vada in pista sapendo di avere dato il massimo, vale sia per me che per la squadra. Ho trovato gente che non conoscevo ma molto preparata. La moto non è vincente, ma credo che abbia più potenziale di quello che ha mostrato fino adesso e mi aspettavo”.

Quindi…

Sarei pronto a mettermi in gioco e provare a ripartire. Il problema principale a oggi è trovare i soldi”.

Le tue motivazioni sono sempre le stesse?

“Sono ancora più motivato di prima, ho ancora più voglia di fare. Non ho sfruttato gli ultimi due anni come avrei potuto e ho voglia di recuperare questo tempo e lavorare per il piacere di farlo”.

L’esperienza in MotoGP con Aprilia ti ha lasciato qualcosa di positivo?

No (ride) L’ho già cancellata dalla mia memoria, ma forse non è mai iniziata”.

E’ stato frutto di un errore di valutazione o di determinate condizioni che hai trovato?

Preferisco non dire niente”.

Marco Melandri con Claudio, Alberto Vergani e Carlos ChecaSe non andasse in porto il progetto con la MV, c’è qualche altro progetto?

Non mi illudo e non mi fascio la testa. Non sono nella posizione per cui devo correre a tutti i costi, altrimenti sarei rimasto dov’ero. Voglio solo divertirmi”.

Valuteresti anche un ruolo da collaudatore?

“Caratterialmente sono molto competitivo, quindi vorrei correre. Però avessi la possibilità di andare anche solo in moto ogni tanto, andrebbe bene. Per fortuna ho tante passioni che mi impegnano nella vita, non mi è mancato l’essere al centro dell’attenzione o correre a tutti i costi. Mi è solo mancato trovarmi in una situazione che sapevo sarebbe arrivata, ma non nel modo giusto”.

E’ strano che un pilota del tuo livello non riesca a trovare una moto per correre…

Il mio problema è che in questo ambiente c’è tanta politica e devi sapere fingere, cosa che io non faccio. Sono un po’ scomodo in tante situazioni perché c’è tanta gente in ruoli importanti che fa il proprio interesse e non quello dell’azienda. Non lascio correre certe cose, perché il risultato poi ne risente”.

Cambiamo argomento, cosa pensi della decisione di correre una gara sabato e una domenica in SBK?

L’avevo proposto già anni fa. Le gare devono sempre essere alla stessa ora, in modo che il pubblico lo sappia. Prima era un casino, gli orari cambiavano continuamente e solo gli appassionati riuscivano a vedere le gare”.

Tu conosci bene la SBK, quel mondo sta affrontando tanti problemi. C’è una soluzione?

Quest’anno non l’ho guardata molto, avevo bisogno di staccare. Il format del weekend di certo non aiutava il pubblico in circuito, non si vuole andare alla mattina presto e poi all’una è già tutto finito. Un altro problema importante è che i due campionati abbiano lo stesso proprietario, quindi si taglia da una parte per portare acqua da una parte e dall’altra. Quando c’erano due proprietà diverse c’era più competizione”.

Il Natale è vicino, hai già scritto la letterina?

Sono contento della mia vita, vado a letto sereno, con la coscienza a posto. Non ho bisogno di chiedere niente”.

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