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MotoGP, Kallio: La KTM è riuscita a sorprendermi

Parla il tester: "è già a un buon livello, bisogna sistemare elettronica e anteriore. Nel 2017 vorrei correre"

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Mika Kallio è l’uomo su cui KTM ha puntato per il suo rientro in MotoGP. Sarà lui a sviluppare la RC16 e portarla al livello necessario per ben figurare nel 2017, quando prenderà parte al campionato del mondo. Il finlandese è un pilota di grande esperienza, ha corso in praticamente tutte le classi, e ha preso molto sul serio il suo ruolo.

David Emmett, motore di Motomatters.com, lo ha intervistato (QUI trovate l’articolo in inglese,) partendo dall'esperienza al Superprestigio con il dirt track, che gli ha lasciato uno spiacevole ricordo.

“Ho avuto un po’ di sfortuna. Il secondo giorno volevamo fare soprattutto prove di partenza ma sono caduto alla prima curva, senza conseguenze. Capita di frequente, la velocità è piuttosto bassa in questo tipo di piste, quindi scivoli appoggiando appena la moto a bordo pista. Però, quando ho provato a rialzarla, un altro pilota è caduto proprio dietro di me. Non l’ho visto e lui, scivolando, mi ha schiacciato la gamba contro la moto.

Questo condizionerà i tuoi test? Quando ne avete programmati altri?

Fatta l’operazione penso che sarò OK per la prossima sessione in programma, verso la metà di febbraio, in Europa. Penso che andremo a Jerez e Valencia. In generale proveremo soprattutto in Europa ma ci sono piani di provare anche in condizioni diverse, tipo in Malesia”.

La moto non è ancora pronta per provare con le altre MotoGP?

La moto è già a un buon livello. Ho potuto provare solo un giorno a Valencia ma il feeling è stato piuttosto buono. Siamo rimasti un po’ sorpresi che tutto abbia funzionato così bene, senza problemi tecnici, ed era quella la cosa principale da verificare. L’obiettivo era fare tanti giri per controllare che il motore girasse bene, senza problemi, e il riscontro è stato positivo. Ovviamente restano tante cose da fare, specie sull’elettronica, il telaio e le sospensioni. In pratica la moto era stata appena assemblata in base al progetto fatto al computer e noi dovevamo vedere come andava. Adesso per prima cosa dobbiamo lavorare per far funzionare l’elettronica, poi la ciclistica”.

Usate le nuove specifiche elettroniche?

Sì. Però, anche se le specifiche elettroniche standard sono molto più facili da capire che quelle proprietarie che usavano i piloti ufficiali l’anno scorso, comunque rimangono un fattore su cui bisogna lavorare molto. Oggi i motori hanno una potenza enorme e bisogna trovare il modo di trasmetterla nel modo migliore alla ruota posteriore. Questo è molto importante”.

Punti forti e deboli delle moto? Il motore è già abbastanza potente?

Sembra di sì. Ovviamente non abbiamo un vero riferimento al momento dato che a Valencia non c’erano gli altri. Però mi sembra che il motore sia potente e che eroghi uniformemente la potenza. Mi piace davvero questo motore. Ma, come ho già detto, dobbiamo adattare l’elettronica e questa è sempre la parte difficile. Veri punti deboli per me non ce ne sono, ma se devo trovarne uno dobbiamo migliorare l’anteriore. Sembra che dovremo modificare qualche cosa nella parte anteriore della moto. Come sempre, quando costruisci una moto da zero, e vai in pista per la prima volta, trovi delle aree da migliorare per aver un feeling migliore. E sembra che su questa moto sia l’anteriore, per avere più sicurezza sulla gomma anteriore in entrata di curva. Ma questi sono aspetti standard su cui lavorare".

E’ un feeling dato più dall’anteriore della moto o dall’anteriore Michelin?

“Per noi al momento è difficile valutarlo perché non abbiamo nessun tipo di riferimento, né di altri piloti né di una moto o di esperienze precedenti. Quella che abbiamo è la base da cui partire quindi dobbiamo lavorare per capire da dove originano i problemi e, se per esempio ne abbiamo uno all’anteriore, capire se provenga dalla gomma o dalla moto. Non lo sappiamo esattamente. Abbiamo provato un solo giorno. Abbiamo bisogno di più tempo ma per me le gomme sono OK, mi sentivo abbastanza a mio agio, non sono un problema grande. La Michelin deve trovare la soluzione ad un problema che, in base alla mia esperienza, penso sia originato dalla gomma posteriore. Ha un grande grip e, in alcuni punti, la gomma anteriore non riesce a gestire la spinta da dietro. E’ il bilanciamento tra le due che al momento non è a posto, ma io credo che troveranno una soluzione”.

Mika Kallio sulla KTM MotoGPHai usato sempre solo Bridgestone quando correvi in MotoGP?

Sì ma due anni ho fatto dei test per la Michelin come anche quest’anno, quando hanno sviluppato le gomme per la MotoGP”.

Hanno fatto grossi miglioramenti da allora?

Direi che hanno fatto un passo in avanti ma, sai, quando ho provato io, ho usato una Honda Superbike, che è una storia ben diversa che usare una MotoGP. Non puoi avere le stesse sensazioni che hai su una MotoGP".

Il tuo obiettivo è correre la per la KTM, quando entreranno in MotoGP nel 2017?

Decisamente sì. Questo è quello che desidero. Spero di poter dimostrare a KTM che sono un buon pilota. Ho un anno per darne prova”.

E’ facile perdere l’acuto quando non gareggi, come farai a mantenere la tua velocità? Farai qualche altra gara in altri campionati?

Ottima domanda! Chiaramente siamo molto impegnati con il programma dei test ma se vorrò correre da qualche parte la KTM mi darà il permesso. Sarebbe bello fare qualcosa, un anno senza gare non va mai bene. Vedremo, ho già delle offerte per fare qualche gara ma prima devo vedere il programma dei test e quindi capire quanto tempo rimane per gareggiare”.

Gli unici altri campionati in cui KTM corre come Casa sono off road…

Vero, ma mi lasceranno correre anche con altre Case. E’ un bene anche per loro se resto in forma.

Avrai un sacco di lavoro da fare…

Sembra di sì. Pensavo che in un anno di test avrei avuto più tempo per stare a casa ma sembra che sarò anche più impegnato del solito! Vedremo. Penso che la moto che correrà nel 2017 sarà molto diversa da quella con cui abbiamo iniziato adesso. Passo dopo passo sarà migliore”.

Ma è una buona base da cui iniziare?

“ Sì, per me lo è. Mi ha sorpreso e soddisfatto vedere il livello in cui già sono. La KTM ha preso molto sul serio questo progetto”.

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