E' stato accolto con una standing ovation di cinque minuti, Casey Stoner in Ducati. Introdotto da Claudio Domenicali, sempre più a suo agio nel ruolo dello Steve Jobs di Borgo Panigale, l'australiano è rimasto sorpreso dall'accoglienza, quasi intimidito e più tardi ha confessato "lo speravo, ma non me lo aspettavo".
C'erano tutti o quasi i dipendenti Ducati, nell'auditorio, quasi mille persone, dai dirigenti agli operai e, ovviamente, oltre a Casey anche i due Andrea, Dovizioso e Iannone, Davide Giugliano, Michele Pirro, Danilo Petrucci. Alla fine mancava solo Chaz Davies visto che sul palco è salito anche Carlos Checa, l'ultimo a vincere un mondiale Superbike.
L'occasione, per Domenicali, è stata quella di comunicare all'esercito rosso i punti fermi della stagione 2016 che è alle porte, ma anche per complimentare tutti per i risultati ottenuti nella produzione.
Ovviamente prima della kermesse erano state anche gettate le basi dei prossimi test: li inizierà il giorno 27 gennaio Michele Pirro, a cui è stato logicamente affidato lo shakedown delle nuove GP-X che a Borgo Panigale vengono semplicemente chiamate Desmosedici 'versione 2016'. Subito dopo, il 30 ed il 31, toccherà a Stoner salire nuovamente sulla Ducati, ma la prima presa di contatto avverrà alla guida delle GP15.
"E' stato lui stesso a chiederci di provare la moto di quest'anno. Vuole vedere da dove siamo partiti".
Una scelta logica visto che l'ultima Ducati provata da Stoner - la GP10 - aveva ancora il telaio monoscocca in carbonio.
Per il momento il programma prevede che Casey provi appunto il 30 ed il 31 e poi, forse, ancora un altro giorno dei tre previsti - dall'1 al 3 febbraio - per i piloti ufficiali. Questa volta con la GP-X.
L'assemblaggio del prototipo prosegue speditamente, man mano che i particolari del nuovo progetto arrivano in fabbrica.