A 90 anni se ne è andato Arturo Magni, una leggenda del motociclismo ruggente degli anni 60 e 70. Non si può parlare di Giacomo Agostini né della MV Agusta senza citarlo. Magni, infatti, è stato l'uomo, la leggenda, al fianco del grande Ago. Direttore sportivo della casa italiana, nella quale aveva iniziato a lavorare come semplice meccanico nel 1949, lo ritroviamo spesso al fianco del 15 volte iridato.
Intervistato recentemente in TV di Mino disse: "fuori delle corse era libero, ma in pista era un precisino, serio.Difetti? Non ne aveva. Il suo pregio principale? La precisione"
Arturo Magni, chi era (dal sito magni.it)
Nasce ad Usmate Velate (Milano) il 24 settembre 1925.
La sua storia nel mondo delle due ruote inizia nel 1947, quando la Gilera decide di partecipare al campionato mondiale classe 500cc: Arturo Magni viene assunto con lo specifico incarico di assistere l’Ing. Pietro Remor nell’assemblaggio del nuovo motore a quattro cilindri, che porterà la Gilera alla vittoria di sei titoli mondiali nella classe 500 con i piloti Duke, Masetti e Liberati.
Nel 1949 il Conte Domenico Agusta affida l’incarico di disegnare il primo 4 cilindri MV Agusta da corsa all’Ing. Remor; quest’ultimo richiede la collaborazione di Magni, che lo raggiunge a Cascina Costa l’anno seguente.
Magni diventa capo meccanico e in seguito direttore del reparto corse sotto la guida del Conte Agusta; dirige piloti come Agostini, Ubbiali, Surtees,Hailwood, Read, Provini, Sandford, e sotto la sua guida MV vince ben 75 titoli mondiali (37 marca e 38 piloti).
Quando la MV Agusta si ritira dalle competizioni nel 1976, Arturo Magni fonda la ditta Magni, dedicandosi inizialmente alle trasformazioni delle quattro cilindri 750cc MV Agusta: progetta un kit per la modifica da cardano a catena, poi quello per la maggiorazione a 861cc, fino a realizzare la ciclistica completa.
Nel 1980 inizia la produzione di motociclette con il marchio Magni, inizialmente con motori Honda 900 4 cilindri, poi i boxer BMW, i bicilindrici Moto Guzzi, e infine, per gli ultimi modelli, il 4 cilindri Suzuki.
“Mi ritengo un uomo molto fortunato”, ammette Magni, “dopo aver passato oltre un quarto di secolo a lavorare sulle motociclette più esclusive e titolate al mondo, ho avuto la possibilità di realizzare delle motociclette con il mio nome. Il restauro delle vecchie MV mi tiene legato al passato, la realizzazione dei nuovi modelli e’ il legame del passato con il futuro. Molti clienti diventano buoni amici e questo mi fa sentire attorniato da una grande famiglia che cresce ogni volta che viene realizzato un nuovo modello”.
I funerali si svolgeranno venerdì 4 dicembre alle ore 14.00 nella chiesa parrocchiale della SS. Trinità di Samarate (VA). Sempre presso la stessa chiesa sarà recitato il S. Rosario giovedì 3 dicembre alle ore 20.00.
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