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MotoGP, Cadute: Hanika il peggiore, Rossi il migliore

Nel 2015 i piloti sono andati a terra 976 volte, il GP con più scivolate è stato Silverstone

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C’è una classifica in cui nessun pilota sogna mai di primeggiare: è quella delle cadute. La moto deve molto del suo fascino all’equilibrio precario, ma alla poesia di una vittoria o di una vittoria si contrappone la prosa di un ruzzolone. Il confine è molto labile e i piloti lo sanno bene. E’ l’altra faccia della medaglia, quella che si preferisce non guardare ma che, inevitabilmente, ogni tanto appare.

RECORD SFIORATO - In questa stagione le cadute sono state molte numerose e sia la MotoGP che la Moto3 si sono registrati numeri da primato. Nella classe regina se ne sono contante 215 (una media di 12 a GP), in quella cadetta 409 (cioè 23 a GP). Entrambi sono numeri mai registrati prima ma a fare da contraltare c’è stata la Moto2 in cui i ruzzoloni sono diminuiti, arrivando a 352 (che sono comunque 20 a fine settimana).

Mettendo insieme tutte le classi, si arriva a 976, cioè solo 5 in meno del record del 2014. La buona notizia è che nonostante si sfiori il migliaio di cadute, non ci sono state conseguenze gravi per nessun pilota.

Naturalmente, il turno in cui si va più spesso a terra è la gara, dove i piloti danno il tutto per tutto in cerca del migliore risultato. Le FP2 sono un’altra sessione da bollino rosso, mentre in qualifica cadono soprattutto i piloti delle classi minori, meno i colleghi più esperti della MotoGP.

A TERRA A SILVERSTONE E AL… TRAMONTO - Interessante è anche scoprire quale sia il circuito più infido per i piloti. In cima alla classifica di quest’anno c’è Silverstone, dove si è corso sotto la pioggia. Nel fine settimana in Gran Bretagna i piloti sono andati a terra per ben 79 volte, una in meno a Le Mans, sul podio a pari merito Motegi e Austin. I migliori? Termas de Rio Hondo (25 le cadute registrate), poi Assen e Losail (entrambi con 39).

Se invece dobbiamo osservare quale sia la curva in cui i piloti sono caduti di più, il premio va all’Italia e a Misano. Al Tramonto, infatti, si è caduti per ben 20 volte durate il weekend di gara.

HANIKA BATTE PONS IN VOLATA - Arriviamo in fine alla classifica finale, dove si impone (ahi lui) Karel Hanika. Il pilota della Moto3 è finito nelle vie di fuga per ben 24 volte, riuscendo a fare meglio di Axel Pons (che corre in Moto2) che si è fermato a 23. Naturalmente i due piloti comandano le classifiche delle rispettive classi, mentre in MotoGP il primatista è stato Alex De Angelis. Il sammarinese è stato protagonista della caduta più violenta a Motegi, dopo tanta paura le condizioni sono rapidamente migliorate e ha già iniziato la riabilitazione.

Nella classe regina, dietro ad Alex si sono piazzati il debuttante Jack Miller (18 le sue cadute) e Mike di Meglio (14). Quarto posto a pari merito per Pol Espargarò e Marc Marquez. Il piccolo diavolo va fortissimo ma sbaglia spesso, forse è anche questione di DNA, perché il fratello Alex è 2° per cadute in Moto2, insieme a Sam Lowes (19 le volte a terra).

In Moto3 non mancano gli italiani nella classifica, con Antonelli (a quota 17) dietro ai due giapponesi Ono e Suzuki, Manzi (a 15) è 4°, Fenati (a 13) 6°.

Infine, lode a chi è caduto di meno. In Moto2 è stato il campione del mondo Johann Zarco (appena 4 volte a terra). In MotoGP Valentino Rossi è caduto appena due volte (a Brno a causa dell’olio versato dopo la rottura della forcella di Pedrosa e in qualifica a Valencia), Lorenzo solo una di più.

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