Dopo la nebbia di ieri, le condizioni meteo oggi ad Aragon sono state migliori permettendo ai piloti di lavorare dopo la giornata persa. Non c’era un cronometraggio ufficiale per i test, ma il team Kawasaki ha accredita un tempo di 1’50”4 per Jonathan Rea, cioè circa 7 decimi e mezzo più lento rispetto alla pole nell’ultima gara, quando c’erano condizioni ben diverse.
Il campione del mondo ha continuato il lavoro di sviluppo della ZX-10R insieme al compagno di squadra Tom Sykes. Programma simile anche per Chaz Davies, che ha fatto coppia con Xavi Fores sulla Ducati Panigale.
Sylvain Guintoli e Alex Lowes devono invece ancora imparare a conoscere la loro Yamaha R1, come del resto Nicky Hayden, che lavora con il capotecnico Gerardo Acocella. Michael van der Mark, che conosce bene la CBR, ha comunque riscontrato maggiore potenza rispetto alla moto dello scorso anno.
Logicamente, c’era molto interesse per il debutto di Hayden.
“Non posso dire che è la mia prima volta, ma lo è dopo 13 anni - ha scherzato - L’ultima volta ho guidato la Honda bicilindrica, tutta un’altra moto con diverse gomme. E’ passato tanto tempo, non ricordo molto, ma sicuramente spero che il passaggio sia più semplice per me che per quei piloti che sono cresciuti con le due tempi”.
Nel primo giorno ha fatto solo una ventina di giri, utili per incominciare a cucirsi addosso la moto e ricavare le prime impressioni. Con la MotoGP le differenze sono molte.
“Le gomme sono diverse, come anche i freni - ha spiegato - L’elettronica è molto differente, anche se sulla carta, in termini di possibilità, è molto più avanzata di quella della Open che ho guidato quest’anno”.
Il lavoro, per il ragazzo del Kentucky è solo all’inizio ma già la prossima settimana sarà di nuovo sulla sua Honda a Jerez.
In casa Ducati, i due piloti sono riusciti a completare più della metà del programma di lavoro confermando i miglioramenti apportati alle strategie elettroniche e giudicando positivamente alcune variazioni di ciclistica che hanno migliorato la stabilità e la precisione della Panigale R, sempre nella sua configurazione 2016. Davies ha completato in totale 71 giri nei due giorni, mentre Forés ne ha percorsi 98 giri.
“Sono stati due giorni importanti nonostante il meteo che ci ha fatto perdere gran parte del primo giorno e quasi metà del secondo - ha spiegato Davies - Nonostante questo però siamo riusciti a provare gran parte dei nuovi componenti con sensazioni generalmente positive. Sono quindi contento anche se non abbiamo avuto il tempo di perfezionare tutti gli aspetti al 100%. Volevo fare un’ultima uscita per spingere a fondo ma anche per questo il tempo è stato tiranno. Sono fiducioso perché ora ci concentriamo sul prossimo test di Jerez forti delle sensazioni positive avute qui”.
Per Forés questo test è stato una prima presa di contatto per i nuovi tecnici che affiancheranno Davide Giugliano nella stagione 2016: Aligi Deganello (capo tecnico) e Paolo Biasio (ingegnere elettronico).
“Sono molto contento di questi due giorni, sono stati positivi ed ho potuto percorrere i primi chilometri della nuova stagione - le parole dello spagnolo - Peccato per il meteo che ci ha fatto perdere tempo prezioso, ma abbiamo lavorato bene e abbiamo raccolto molti dati e buone info. Sono stato contento anche dei tempi perché ho migliorato il mio miglior riferimento di gara. I nuovi componenti che Ducati ha portato hanno dato feedback positivi sia lato veicolo che lato motore”.