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MotoGP, Test: Marquez chiude 1°, sorpresa Viñales

I TEMPI. Parlando i protagonisti dopo i due giorni di prove con Michelin e software 2016

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Non si può parlare di un vero e proprio ultimo giorno di scuola, perché Aprilia, Honda e Ducati si troveranno dal 25 al 27 a Jerez, mentre Suzuki ha scelto Sepang per le ultime prove dell’anno. Valencia è stata comunque l’occasione per vedere tutti i piloti in pista insieme e alla fine dei due giorni è stato Marc Marquez il più veloce. Lo spagnolo della Honda ha fermato il cronometro su 1’31”060, regolando per poco più di un decimo la sorpresa Vinales sulla Suzuki. Poco distante (a 0”103) Dani Pedroa, che ha sua volta preceduto la GSX-RR di Aleix Espargarò.

Quinto posto per la prima Yamaha, quella di Lorenzo (a 0”222), davanti a Crutchlow e al compagno di squadra Valentino Rossi (a 0”438). Ottavo tempo per la Ducati di Andrea Iannone, seguito dalle due Yamaha di Pol Espargarò e Smith. Appena fuori dai 10 Petrucci, mentre Dovizioso è solo 15°.

Ecco le dichiarazioni dei protagonisti.

MARC MARQUEZ (1°, 1’31”551) -Ho fatto il miglior tempo con la moto 2015, ma usando l’elettronica 2016. Abbiamo da fare molto lavoro con il nuovo software perché cambia molto, soprattutto in uscita di curva e in generale reagisce più lentamente di quanto eravamo abituati. Per il momento non mi sto divertendo molto, perché i controlli tagliano molto la potenza e la moto si muove, ma siamo ancora lontani dall’avere una buona base. Per questo è difficile dare un giudizio definitivo sul nuovo motore, anche se la prima impressione è che sia ancora troppo aggressivo. Per quanto riguarda la caduta, non stavo spingendo e frenando a moto dritta mi sono trovato a terra. Ho notato che con le Michelin la moto è molto più sensibile alle modifiche e a loro volta le gomme sono sensibili al cambio di temperatura. Fare un giro veloce è facile, ma tenere il ritmo più complicato”.

Maverick ViñalesMAVERICK VINALES (2°, 1’31”163) - Abbiamo continuato a migliorare e le mie sensazioni sono migliorate sempre di più. In questi giorni ho provato solo le nuove gomme e ci sono molte aree in cui migliorare, ma abbiamo capito alcuni comportamenti della moto e fatto i primi piani per il futuro. E’ positivo il grip del posteriore, mi permette di fare diverse traiettorie, mentre sull’anteriore c’è più lavoro da fare. Le Michelin necessitano di più peso sul davanti, a dobbiamo ancora imparare molto e andare in profondità. I test in Malesia saranno importanti”.

DANI PEDROSA (3°, 1’31”180) - Gli ingegneri hanno lavorato molto da ieri e l’elettronica funzionava meglio. Rimane difficile gestire la potenza, ma il grip delle Michelin al posteriore aiuta. Certamente c’è ancora molto da fare, perché è la prima volta che la Honda lavora con un software non realizzato internamente. Per ora non è ancora costante nelle reazione e a volte anche un po’ pericoloso.

Jorge LorenzoJORGE LORENZO (5°, 1’31”767) - “Ieri ero preoccupato per l’elettronica ma oggi abbiamo fatto un grande passo avanti e c’è ancora margine. Si tratta di un cambio radicale rispetto al passato, insieme a quello imposte dalle gomme, e c’è molto da studiare. Penso che il gap, in questo momento, rispetto all’elettronica 2015 sia di mezzo secondo. Ora bisogna controllare la potenza molto di più con il gas. Anche sulle Michelin c’è da lavorare, per avere un migliore ingresso in curva”.

ANDREA IANNONE (8°, 1’31”619) - “Ieri ero partito bene e sono contento di come mi sono adattato alle Michelin, anche se logicamente occorre tempo. Oggi ho provato l’elettronica 2016 e sono riuscito a migliorare costantemente i miei tempi, questo è positivo. L’unica pecca è stata una scivolata, ma penso sia stata colpa degli pneumatici freddi. In generale, trovo che tutte queste novità più divertente la guida, si fanno molti più traversi”.

Danilo PetrucciDANILO PETRUCCI (11°, 1’31”717) - Sono solo i primi giorni con molte novità e servono per prendere fiducia, senza guardare molto ai tempi. Anche entrare in pista con nuove gomme e spingere subito non è facile. Sono rimasto nello stesso team ma per me è tutto nuovo: moto, gomme, elettronica. La squadra ha  fatto un grande lavoro in questi due giorni anche se servono molti altri chilometri”.

SCOTT REDDING (13°, 1’31”901) -Sono molto contento per questi primi due giorni, è iniziata una nuova avventura e non mi interessa molto cosa dice il cronometro.  La prima volta che sali su una moto nuova è importante avere subito buone sensazioni ed io mi sono sentito immediatamente a mio agio. Poi con il team si è già instaurato un ottimo rapporto”.

ANDREA DOVIZIOSO (15°, 1’31”967) - E’ stato un test importante perché dovevamo capire bene il comportamento delle nuove gomme Michelin, ed è la cosa più importante in questo momento per poter andare forte. In questi due giorni abbiamo lavorato molto e credo che siamo riusciti a dare dei feedback importanti per lo sviluppo. Verso la fine della giornata ho anche utilizzato il nuovo software nuovo, che è un po’ diverso da quello a cui eravamo abituati, ma tutto sommato mi sono trovato bene e sono contento".

Tito RabatTITO RABAT (18°, 1’32”402) - Ho fatto molti giri nel primo giorno per prendere confidenza con la Honda e le gomme Michelin e sono stato abbastanza soddisfatto del mio tempo. Oggi ho girato meno, ma sono riuscito a fare un piccolo miglioramento sul giro secco e il mio passo è stato costante. Guidare una MotoGP è fisicamente più impegnativo di quanto ero abituato sulla Moto2 e, dopo la maratona di ieri, sentivo dolore e ho sofferto un’infiammazione al polso infortunato. Nonostante tutto, sono felice. Ho buone sensazioni sia con la moto che con le gomme e mi è piaciuto lavorare con la mia nuova squadra”.

I TEMPI

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