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MotoGP, Rossi: un 'biscotto' da Serie C2

"Marquez ha fatto da guardiaspalle a Lorenzo così chiaramente che secondo me è felice"

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Valentino Rossi arriva alla conferenza stampa in leggero ritardo, “scusate ma stavo guardando la gara e volevo farlo fino in fondo”. Dopo la sconfitta, non ha freni. La linea presa a Sepang è arrivata alle estreme conseguenze e il Dottore non vuole rimanere con nessun sassolino nella scarpa e non fa prigionieri.

Ecco quello che ha detto.

LA SVOLTA A PHILLIP ISLAND -E’ stato un grande campionato, ho lavorato e bene riuscendo a essere sempre competitivo, ho costruito la possibilità di lottare per il 10° titolo già alla prima gara. Credo me lo sarei meritato. Questo finché la situazione era normale, cioè fino a Motegi. Dall’Australia è successo qualcosa che non mi sarei mai aspettato, una situazione imbarazzante che mai prima d’ora era accaduta in MotoGP. Marquez ha deciso che io non avrei dovuto vincere, ha incominciato a fare da guardaspalle a Lorenzo. A Phillip Island ero più veloce di Jorge, lì avrei potuto chiudere il campionato”.

IL MIO DESTINO ERA SEGNATO - Avevo detto qual era la strategia di Marquez, che teneva un comportamento imbarazzante. In Malesia ha continuato e, quando giovedì ho scoperto che sarei partito ultimo, ho capito che il mio destino era segnato, nei box lo chiamavamo il ‘biscottone’ e questo è stato da serie C2. Avevo solo un pelo di speranza, ma basta vedere quello che ha fatto Marc negli ultimi 10 giri oggi. Andava il doppio di Jorge e non ha neppure provato ad attaccarlo. A me sorpassa 10 volte in un giro, con Lorenzo è stato dietro per 30 giri. Lui è un pilota che di solito ci prova sempre. A un certo punto andavano così piano che Pedrosa ha recuperato 2 o 3 secondi. Marquez ha fatto tutto questo così chiaramente che secondo me ha goduto”.

HONDA MI HA SORPRESO - Non mi aspettavo che la Honda desse il via libera a Marc permettendogli di fare vincere una Yamaha, una marca concorrente. Anzi, Marquez ha fatto l’unico sorpasso sul compagno di squadra. Da una parte sono contento, perché ormai non c’è nessun dubbio sui piani di Marquez e la gente l’ha capito”.

POTEVO PERDERE, MA NON COSI’ - Mi sarebbe piaciuto giocarmela in pista, Lorenzo era veloce e avrei potuto perdere comunque questo titolo. Mi avrebbe fatto comunque male, ma non sarei stato così triste”.

MI SPIACE PIU’ PER ME CHE PER LO SPORT - Anche se è brutto da dire, quello mi spiace per quello che è successo più per me che per lo sport (ride) Abbiamo assistito a qualcosa che non abbiamo mai visto prima, o almeno solo con un compagno di team. Non sapevo che questo fosse un campionato per nazioni. Ci siamo sempre vantati di non essere come il calcio o la Formula 1, da oggi cambia tutto”.

LORENZO: O E’ STUPIDO O HA LA CODA DI PAGLIA -Jorge non sarebbe mai arrivato al punto di Marc in pista, però mi sono arrabbiato per quello che ha detto dopo il GP della Malesia. Fuori dalla pista avrebbe potuto essere più intelligente, se ha parlato è o perché è particolarmente stupido o ha la coda di paglia.

MARQUEZ NON HA LIMITI - Non so cosa succederà in futuro, del resto cosa potrei fare: smettere perché ho paura? Un pilota che decide di non vincere per fare un dispetto a un altro significa che non ha limiti. Alla fine quello rimasto fregato sono io”.

LA SITUAZIONE SI POTEVA EVITARE - Dopo quello che era successo, dovevano essere prese delle contromisure. Dovevo chiamare me e Marquez per parlarci. Giovedì avevo detto ai vertici di questo campionato esattamente quello che è successo, ma non mi hanno creduto.

NON CAMBIO IL MIO FUTURO -Tutto questo non influirà su quello che farò in futuro, i miei piani non cambiano. Mi aspetta un’altre grande sfida e ripartirò da là. Non sono disperato e tra 36 e 37 anni non c’è una grande differenza”.

MARQUEZ SE NE SBATTE I COGLIONI - “So che Marquez è il futuro della MotoGP, ma è anche uno che dice bugie a ogni occasione. Per giorni ha ripetuto: (imitando la sua voce ndr) “penserò solo a vincere, è importante per la Honda, eccetera eccetera”. Uno che fa così significa che se ne sbatte i coglioni di tutto”.

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