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MotoGP, Rossi: la gara non è nelle mie mani

"Posso solo andare veloce e sperare in un po' di fortuna, non posso sapere fino a dove arriverò"

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Complicata mi sembra un buon aggettivo per descrivere la gara di domani”. Valentino Rossi non ha perso il buon umore alla vigilia del GP che deciderà se potrà festeggiare il suo 10° titolo o meno. La delusione è passata ed è arrivata l’accettazione di una situazione che è solo in parte nelle sue mani. Dovrà essere veloce per la rimonta, certo, ma poi servirà la giusta combinazione per le posizioni di testa. “Ci vorrà un po’ di culo, già nei primi giri”, ride.

Qual è la strategia?

Direi che da giovedì, dopo la decisione del Tas, la situazione è abbastanza chiara, devo solo dare il massimo e fare una bella gara. Il resto non dipende da me. E’ impossibile sapere cosa accadrà davanti, posso stare concentrato solo su di me”.

Le Honda dovrebbero aiutarti…

Glielo chiederò (ride)”.

Il primo passo quale sarà?

Fare una bella partenza e cercare di non perdere troppo tempo nei primi giri, poi si vedrà. Sarà importante il lavoro che faremo al box fra questa sera e domani perché il passo farà la differenza”.

Hai un’idea di quale possa essere il tuo obiettivo?

Partendo ultimo è difficile capire fin dove posso arrivare, devo solo andare più forte possibile. Chiaramente da quella posizione correrò più rischi”.

Punteresti dei soldi su una vittoria di Marquez?

Dipende a quanto la danno (ride). Lui, Lorenzo e Pedrosa mi sembrano sullo stesso piano. Poi c’è Iannone, ma per la lotta per il 4° posto ci sono 7 o 8 piloti con un passo simile”.

A che livello sei?

Direi che è stata una giornata positiva, soprattutto nella mattina quando sono stato molto veloce e competitivo. Nel pomeriggio abbiamo modificato qualche dettaglio e ho sofferto a causa delle temperature più alte. Nella mattina era più facile, c’era più grip”.

Hai usato anche le qualifiche per qualche esperimento?

Sì, nella prima uscita ma la moto non mi piaceva. Nella seconda siamo tornati indietro, stavo facendo un bel giro ma ho commesso un errore. Il posteriore si muoveva molto, ho inserito comunque la moto in curva, forse troppo bruscamente, e sono caduto. In fondo non cambia niente”.

Dove trovi la forza per reagire?

La botta più forte l’ho presa in Australia, lì è successo qualcosa che non mi aspettavo. Tutto il resto è una conseguenza. Mi sento bene, ormai quel che è fatto è fatto”.

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