Repsol ha rilasciato un durissimo comunicato stampa che ha messo il loro futuro in MotoGP in discussione in seguito al "comportamento inaccettabile e antisportivo di Valentino Rossi contro Marc Marquez" a Sepang.
La compagnia petrolifera spagnola ha preso la parola per difendere il proprio pilota, Marc Marquez, caduto del Gran Premio della Malesia al settimo giro dopo il contatto con Rossi. L'italiano è stato penalizzato per l'incidente anche se alla Direzione Gara ha dichiarato di non aver cercato di far cadere il rivale e partirà dall'ultima casella dello schieramento nel GP conclusivo di Valencia, l'8 novembre prossimo. Una punizione che ovviamente seconda la Repsol non è sufficiente.
"Al settimo giro della gara fra Marquez e Rossi in una battaglia per il terzo posto che ha visto diversi sorpassi tra l'Italiano - in un'azione assolutamente intenzionale - ha calciato in modo antisportivo il pilota Repsol Honda facendolo cadere in terra", ha dichiarato la Repsol.
"Anche se Marquez è fortunatamente uscito illeso dall'attacco, per Repsol il comportamento di Rossi è assolutamente inaccettabile perché ha messo in pericolo - in modo premeditato e antisportivo - la sicurezza del pilota del team Repsol Honda. La Repsol considera questo un atto antisportivo incompatibile con i valori dello sport e della competizione".
Repsol vuole sottolineare che i valori di tutti gli sport, l'agonismo e l'impegno sono stati dimenticati e che senza questi valori il proprio futuro in qualità di sponsor sarà chiamato in causa.
"Repsol è profondamente rattristata dell'esistenza di situazioni come quelle che si sono verificate a Sepang, in particolare in quanto la società si sente orgogliosa dei valori sportivi: amicizia, agonismo e l'impegno dei piloti. Senza questi valori, non avrebbe senso per Repsol partecipare allo sport come sponsor".