Non ha voluto perdere tempo Miguel Oliveira. Se il buongiorno si vede dal mattino, il portoghese ha subito fatto capire che in Australia vuole prendersi la rivincita di una settimana fa, quando il successo era sfumato per poco più di secondo. È proprio l’alfiere KTM, sotto un cielo che minaccia pioggia, a firmare il riferimento della mattinata, bloccando il cronometro sul tempo di 1’37”209, oltre due decimi meglio rispetto alla prestazione di Danny Kent.
Solo nel finale di turno il leader del campionato ha dovuto cedere il passo al rivale, accontentandosi della seconda piazza. Nulla di cui preoccuparsi per il britannico, dal momento che Enea Bastianini (1.891) è addirittura 18°, con un ritardo dalla vetta che sfiora i due secondi. Una partenza in salita per l’italiano, il quale si gioca le ultime carte per tenere aperto il discorso mondiale.
I riflettori sono tutti puntati sul testa a testa Oliveira-Kent, tanto che Vazquez (+0.667), terzo, accusa oltre sei decimi dal leader. A tenere altro il tricolore ci pensa Romano Fenati (+0.939), affamato di rivincita dopo Motegi, il quale manda in archivio la mattinata con un quinto posto, alle spalle di Brad Binder (+0.882). Nella top ten si inserisce anche la Mahindra di “Pecco” Bagnaia (+1.349), il quale precede in nona posizione di 50 millesimi Niccolo Antonelli.
Una mattinata da dimenticare per il vincitore del Gran Premio del Giappone. L’alfiere Honda, reduce dal recente successo, è caduto quando mancavano quindici minuti al termine del turno. Nessuna conseguenza per lui, ma sessione finita in anticipo. In ritardo gli altri connazionali, con Locatelli (+2.169) e Migno (+2.189) appaiati in 22^e23^ posizione, seguiti da Alessandro Tonucci (24°, +2.281).
Più staccati Manzi (27°), Dalla Porta (29°) e Pagliani (31°). Trentesimo tempo per lo spagnolo Mir, che a Phillip Island sostituisce Ono.