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MotoGP, Pernat: Rossi perfetto, Lorenzo scriteriato

"Intelligenza superiore di Valentino. Jorge doveva aspettarsi un calo. Il campionato potrebbe finire a Sepang"

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Altro giro, altre sorprese. La MotoGP ha appena iniziato la sua lunga gita oltreoceano e nel luna park di Motegi sono tutti saliti su un metaforico ottovolante creato dal meteo variabile. La fortuna, si dice in questi casi, aiuta gli audaci. Tuttavia, la gara della classe regina sembra indicare l’esatto contrario…

“Sembra che quest’anno il mondiale lo decida Giove Pluvio con le sue pazzie – ha commentato il manager Carlo Pernat – Ci sono già stati due GP incredibili. Detto questo, comanda l’intelligenza del pilota. Per parlare solo della lotta al titolo, senza contare ovviamente Pedrosa, c’è stato uno scriteriato – che è Lorenzo – ed un intelligente – che è Valentino”.

In particolare, il genovese si chiede “come Lorenzo sia potuto partire in quel modo sapendo, dalle previsioni, che sul finale poteva smettere di piovere. Forse la pista non sarebbe stata completamente asciutta, ma per lo meno più guidabile. Doveva sapere che in quel modo le sue gomme sarebbero andate in crisi negli ultimi giri”.

Secondo Pernat, a ridurre a mal partito Lorenzo potrebbe essere stata la paura “di perdere nel corpo a corpo con Valentino. Che invece ha dimostrato ancora una volta di avere un’intelligenza superiore. Ha gestito la gara in modo perfetto, freddo, da vero campione. Ha cercato di stare con Lorenzo ma poi ha capito che non era il caso e l’ha lasciato andare, per poi mangiarselo a colazione. Ora i punti di distacco sono 18, il campionato potrebbe finire già a Sepang”.

A fare da contraltare ad un Lorenzo bocciato, Dani Pedrosa viene invece promosso a pieni voti dal genovese in attesa del nuovo anno.

“Se il campionato fosse cominciato due domeniche fa, il vero rivale di Valentino sarebbe Pedrosa. Con le Michelin potrebbe essere più pericoloso di Marquez, irriconoscibile a Motegi, dove è arrivato a 27 secondi dal compagno di squadra”.

Bilancio rimandato, invece, per Ducati, “sfortunata con i problemi di motore di Iannone. Dovizioso forse è partito troppo forte, ma ci sta perché voleva riscattarsi ed ha fatto comunque una bella gara”.

In chiosa, Pernat ha voluto anche tornare sul tema sicurezza all’indomani del terribile incidente di Alex De Angelis.

“Non capisco come si possa fare un GP in un circuito vecchio, nel senso di obsoleto come struttura. Senza vie di fuga, con guard rail senza air fence, dove De Angelis ha preso una botta incredibile e solo il suo fisico lo ha tenuto in piedi. Qui ci sono i più grandi costruttori di moto, ma a Suzuka non si può più correre e a Motegi ci sono i guardrail. Credo che la Dorna dovrebbe riflettere su queste cose”.

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