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MotoGP, Rossi: Ho visto De Angelis e ho avuto paura

Valentino, il primo a transitare sul luogo dell'incidente: "lì all'interno non ci sono airfence"


"Ho visto il segno della gomma sul cordolo esterno, come se avesse perso lì il controllo della moto e questa, sfortunatamente, avesse sovrasterzato all'interno. Purtroppo in quel punto non ci sono airfence, solo il guardrail. Non è stato un bello spettacolo. Dopo ho fatto fatica a ritrovare la concentrazione".

A parlare così è stato Valentino Rossi, il primo pilota a sopraggiungere subito dopo l'incidente occorso ad Alex De Angelis nella FP4 nella curva 9.

Quando è passato Vale il sammarinese aveva perso conoscenza e giaceva esanime a terra.

"Hanno esposto la bandiera rossa e siamo rientrati ai box - ha proseguito il pesarere - Per fortuna poco tempo dopo ci hanno dato informazioni positive ed ho tirato un respiro di sollievo. Alex è un amico vero, ci alleniamo spesso assieme anche al ranch. Il problema è che probabilmente quando ha perso la moto ci è rimasto attaccato".

Il pilota del team Iodaracing è stato trattato prima in pista, quindi nel centro medico quindi è stato trasportato all'ospedale di Dokkyo, il più vicino a Motegi, in elicottero.

Dopo circa due ore è arrivato il primo referto medico.

Alex De Angelis ha riportato la frattura del corpo delle vertebre  T7, T8, T9 ed L4 e la frattura trasversale delle T2,T4 e T8. Tutte fortunatamente senza interessamento midollare. Alex muove braccia e gambe ed è perfettamente cosciente ma in preda a grandi dolori.

"La vertebra è composta da due parti - ha spiegato il dottor Zasa - una è il corpo e la seconda sono i processi trasversali. Quindi ci sono fratture alle vertebre toraciche T7, T8 e T9 relativamente al corpo. La stessa cosa per la lombare numero 4. Per quello che riguarda invece le vertebre da T2, T4 e T8, che è interessata in due modi, qui si parla dei processi trasversali. In nessun caso sembra interessato il midollo".

La TAC alla testa ha dato esito negativo (anche se ha subito un trauma cranico) e così quella dell'addome, anche se sarà ripetuta per evidenziare eventuali lesioni nascoste. Sembra che ci sia anche una clavicola rotta, una contusione polmonare ed una microfrattura allo sterno. Insomma è messo peggio di Davide Giugliano che stenta a tornare in sella alla sua Ducati Superbike, quindi per lui stagione finita.

Lo attende una lunga convalescenza, sperando che il peggio sia già dietro alle spalle.

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