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SBK, E' ufficiale: Hayden con Honda in Superbike

La firma dopo un breve corteggiamento di Aprilia. Nicky fu campione USA SBK nel 2002

Nicky Hayden torna in Superbike nel 2016 con la Honda nel team ten kate. Dopo un breve corteggiamento con Aprilia l'americano ha preferito le certezze di una casa con la quale, a parte l'avventura Ducati, ha corso per quasi l'intera carriera, vincendo il titolo delle derivate di serie nel campionato AMA nel 2002, prima di essere ingaggiato dall'HRC per affiancare Valentino Rossi.

Kentucky Kid non è il primo campione del mondo a traslocare dai prototipi alle derivate di serie. Lo hanno già fatto nel passato John Kocinsky (iridato con Honda nella SBK nel 1997) e Max Biaggi (due titoli 2010, 2012), ed anche Marco Melandri (nessun titolo in SBK) ma erano tutti campioni solo della 250, mentre NH vinse il titolo della classe regina nel 2006.

Senza più una sella in MotoGP Nicky ha avuto di fronte a sé la scelta di una casa competitiva, con la quale provare a vincere da subito, ma tuttora senza le idee chiare sul da farsi e l'amica di sempre che gli ha promesso una moto completamente nuova a partire dal 2017.

C'è da domandarsi se manterrà la promessa.

Il compagno di squadra di Hayden sarà Michael van der Mark, 22 anni, giudicato un fenomeno ma spesso dietro al compagno di squadra, Sylvain Guintoli, campione del mondo, ottimo pilota ma tutt'altro che un fenomeno inarrestabile

L'Aprilia con Kentucky Kid perde anche un personaggio spendibile negli USA per la piaggio con Guzzi.

Qualcosa non va nell'empireo dove l'azienda veneta prende le decisioni. Se infatti la prima uscita di Biaggi a Misano ha avuto un ottimo ritorno e quella di Sepang il merito di riportare il 44enne pilota romano addirittura sul podio, è meno comprensibile la terza uscita, quella prossima della notturna del Qatar.

Se l'Aprilia vuole dimostrare che la RSV-4 è ancora in grado di vincere il prossimo mondiale SBK sarebbe il caso che formasse una buona squadra, magari affidandola ad un team esterno. E avrebbe già dovuto farlo ieri, non oggi. Senza chiedere la luna.

Investire sul passato non è mai stata una buona idea. Sarebbe il caso di pensare al futuro, sia in Superbike, dove una ottima moto già c'è, sia in MotoGP, dove è tutto da dimostrare che il futuro prototipo di Romano Albesiano chiamato a sostituire l'RS-GP possa essere competitivo. L'esempio di Suzuki docet.

La Honda dal canto suo continua invece a credere in "Mr. Nice guy", uno dei piloti più gentili del paddock. Disposto a sobbarcarsi qualsiasi impegno di PR, anche i più gravosi, sul cui futuro, però, pesa la grossa incognita dello stato del suo polso destro, plurioperato e dal quale sono stati asportati tre ossicini.

Unintervento che costrinse Kevin Schwantz al ritiro..

"Nell'ultimo intervento ho pregato il chirurgo di ricordarsi di lasciarmi un minimo di mobilità nel polso. Ma comunque per aprire il gas devo ricorrere ad un movimento con la spalla", ha spiegato Hayden recentemente.

Per fortuna sembra che le Superbike siano più 'morbide' da guidare, e meno affaticanti, delle più rigide MotoGP.

Il suo posto nel team Aspar è stato preso da Yonny Hernandez, mentre è possibile che la seconda moto - con molta probabilità una Ducati - rimanga nelle mani di Eugene Laverty.

 

 



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