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SBK, Prova di forza di Rea: 'ed ero poco allenato'

"Molti impegni dopo il titolo, ma qui avevo la mia anteriore preferita". Sykes: "Poteva andare meglio"

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Jonathan Rea, anni 28, segni particolari: cannibale. Il neo-campione della Superbike non aveva gradito l’esclusione dal podio (la prima quest’anno) a Jerez, tanto da apparire dimesso durante le celebrazioni per il titolo appena conquistato. Nonostante le 12 vittorie già in carniere, in altre parole, il pilota Kawasaki non era affatto sazio. Tanto che in Francia, pista sulla quale non era mai nemmeno andato a podio, ha fatto il bis lasciando le briciole agli avversari.

“Sono strafelice – ha commentato Rea – Non ero mai salito sul podio qui, ed oggi ho vinto due volte. Farlo sia sul bagnato che sull’asciutto è un bonus. Non è stato facile, perché sono arrivato qui reduce da due settimane ricche di impegni dopo la vittoria del titolo e non ho avuto tempo di riposarmi né di allenarmi come faccio di solito”.

Nonostante questo, Rea non è affatto apparso giù di forma. La chiave,secondo il nordirlandese, sta nella fornitura degli pneumatici. “Pirelli ha portato di nuovo la mia anteriore preferita (la SC2 di gamma, assente a Jerez, ndr) e mi sono immediatamente sentito a mio agio di nuovo. Tornare a lottare al vertice era molto importante”.

Tom Sykes, dal canto suo, ha fatto di tutto per battere il compagno di squadra (con il quale non sono mancate le carenate) ed il resto della concorrenza, ma si è dovuto accontentare – si fa per dire – di un secondo e terzo posto rispettivamente. Nella corsa al secondo posto in campionato, il pilota di Huddersfield ha recuperato 6 punti a Davies, ora distante 16 lunghezze.

“Le cose sarebbero potute andare meglio – ha dichiarato – Gara Uno è andata bene ma sul finale, con pista più asciutta, ho perso terreno. In Gara Due avevo lo stesso setup da asciutto che in prova ci aveva garantito velocità e costanza ma, forse perché la pioggia ha tolto gomma dalla pista, la moto si comportava in maniera diversa. Ho rovinato troppo le gomme e non riuscivo a chiudere alcune curve, cosa che abbiamo pagato a caro prezzo”.

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