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SBK, Magny Cours: Rea fa 13 sul bagnato

Il neo-campione trionfa in rimonta su Sykes. Primo podio di Guintoli (terzo) con Honda

Magny Cours: Rea fa 13 sul bagnato

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Chi ha detto che il numero 13 porta sfortuna? Jonathan Rea lo aveva cercato a Jerez senza successo, per poi rifarsi con autorità in Gara Uno a Magny Cours, centrando la 13ª vittoria dell’anno davanti a Tom Sykes e Sylvain Guintoli (primo podio con Honda). Il record assoluto di punti in campionato (552), con tre manche ancora da disputare, è ora a sole 49 lunghezze.

Una gara decisa dalla gestione delle gomme (rain) su una pista bagnata soltanto in alcuni settori (non ha piovuto durante la gara). Ancora una volta, Rea ha impartito un’altra severa lezione al compagno di squadra, in testa fino a quattro giri dal termine ma staccato di quasi cinque secondi al traguardo. Tra i due non sono mancate le frecciatine a caldo riguardo al sorpasso, con Sykes a lamentarsi di una manovra aggressiva e Rea a discolparsi, evidenziando di avere tenuto un passo nettamente migliore sul finale di gara. Sykes, ad ogni modo, recupera 10 punti su Chaz Davies (solo sesto) nella lotta per il secondo posto in campionato.

Dal parco chiuso:

Rea: “È fantastico tornare a vincere dopo Jerez. È la mia prima vittoria con la Kawasaki sul bagnato, e sono molto soddisfatto. Quando ho visto che Sykes aveva finito le gomme, sapevo di averne ancora e l’ho attaccato. Dice che l’ho stretto? Anche lui mi chiudeva la porta quando cercavo di passarlo. Avevo un passo migliore, come si è visto alla fine”.

Sykes: “È stata una buona gara. Non sapevo quanto mi potevo spingere in là con le gomme ma non avevo un setup perfetto. Johnny mi ha spinto un po’ fuori, ma aveva più grip mentre io ero meno a posto. Alla fine quella è l’unica cosa che conta”.

Guintoli: "Per me era una bella opportunità e sono contento di averla colta. Non abbiamo fatto errori e finalmente sono tornato sul podio dopo una stagione molto difficile".

LA CRONACA – I piloti partono con gomme da pioggia nonostante la pista sia bagnata solo negli ultimi due settori. Parte bene Rea dalla seconda posizione e si porta al comando su Davies e Haslam. Canepa resiste dopo una partenza non brillante e attacca subito Haslam. Rompe gli indugi anche Sykes, nono in griglia, che cerca di farsi largo nel traffico e passa sia Guintoli che il genovese. Badovini è nono davanti a Scassa e Baiocco, Vizziello 17º.

Sykes attacca con successo Davies e Haslam con una staccata portentosa alla curva Adelaide all’inizio del secondo giro. Il gallese però risponde subito al suo rivale per il secondo posto in campionato. Rea fa l’andatura, e Haslam chiude il quintetto di testa insieme a Guintoli. Anche Camier, sesto, prova a ricucire lo strappo.

Il tornante Adelaide torna a tenere banco. Sykes passa Rea addirittura all’esterno in staccata, Haslam e Davies si toccano ma restano in piedi. Sykes, nel frattempo, sigla il best lap provvisorio in 1'57.932. Camier, sesto, ricuce lo strappo dal primo gruppo e trascina con sé Vd Mark. Baiocco, ottavo, precede Canepa, Scassa e Badovini.

Al quarto giro, Sykes sigla un 1'55.983 guadagnando un secondo su Rea, una tattica rischiosa dal punto di vista dell’usura degli pneumatici. Davies resta tranquillo in terza posizione, mentre alle sue spalle c’è bagarre Haslam, Guintoli, Camier e Vd Mark.

Sykes continua a martellare giri sotto 1’56, è l’unico in pista a tenere un ritmo del genere e ad un terzo di gara ha 2.2 secondi di vantaggio su Rea ed oltre cinque su Davies. Le Honda vanno all’attacco di Haslam con successo, e si riportano sulla Ducati del gallese. De Puniet rientra per un cambio gomme, ed in pista si cominciano a evidenziare problemi in accelerazione. Haslam è in crisi e viene passato da un eccellente Baiocco, risalito fino alla settima posizione e non lontano dal gruppo degli inseguitori.

All’ottavo giro, Guintoli e Vd Mark passano Davies e procedono in tandem in lotta per il terzo gradino del podio. Davies però recupera subito terreno dopo un breve momento di indecisione. Camier e Baiocco, approfittando anche della bagarre di fronte a loro, sono ormai a contatto. Guintoli però si stacca grazie ad un 1'56.043, guadagnando due secondi sul gruppo.

A metà gara, Baiocco sorpassa Davies al tornantino per la quinta posizione. Più indietro, Lowes scavalca un Haslam in netta crisi, passato dalla pole position al nono posto. Il britannico rientra ai box per montare gomme intermedie. Ai piani alti, Rea recupera un secondo in un solo giro a Sykes con un best lap da 1’54.501, poi ritoccato a 1'53.255, mentre Guintoli naviga tranquillo al terzo posto con sette secondi di vantaggio su Vd Mark e nove su Baiocco e Camier.

Rea continua a cercare l’acqua per raffreddare le gomme e, a tre giri dal termine, ha agguantato il compagno di squadra. I due incrociano le traiettorie alla Adelaide, ma Rea replica alla curva successiva e Sykes va largo nel tentativo di resistere. Dalla squadra non arrivano ordini di scuderia, anche perché il vantaggio di Rea è evidente. In un giro, il neo-campione ha guadagnato due secondi sul compagno. Si chiude così, con Rea a vincere la 13ª gara dell’anno davanti a Sykes e Guintoli. Quarto Vd Mark davanti a Camier, Davies, Baiocco Lowes, Mercado e Canepa, che chiude la top ten davanti ad un sorprendente Vizziello. Tredicesimo Scassa davanti a Badovini.

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