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SBK, Giugliano: rinnovo con Ducati? Non era scontato

"Stagione tribolata e sotto alle aspettative, mi hanno dimostrato fiducia. Devo cucirmi la Panigale addosso"

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Dopo quasi settanta giorni di convalescenza, a Davide Giugliano ne mancano ancora venti prima di poter rimuovere il busto che indossa da quando ha riportato la frattura della vertebra D3 a Laguna Seca. È la seconda volta che il romano si ritrova “ai box” quest’anno, dopo l’infortunio alle vertebre lombari riportato durante i test a Phillip Island. In totale, il 25enne ha passato più di sei mesi lontano dalla sella in questa stagione, “ma l’attesa ormai dovrebbe essere finita – ha confermato – Il 19 ottobre saranno passati tre mesi esatti dall’incidente. Intorno a quella data faremo tutti i controlli e capiremo i prossimi passi da muovere. Già mi sento meglio e non ho dolori, sono più sorridente e ottimista”.

L’obiettivo di Giugliano è di concentrarsi sui test invernali, lavorando progressivamente su due fronti per ottimizzare il rendimento di sé stesso e della Ducati Panigale.

“Vorrei tornare in pista per i primi test di novembre, ma devo prima di tutto recuperare fisicamente, a livello di tono muscolare e resistenza. Se dopo i controlli mi diranno che posso iniziare fisioterapia, riuscirò a recuperare abbastanza forma per presentarmi in pista per lavorare bene. Altrimenti, punteremo a fine novembre”.

Meglio dunque guardare avanti, nella speranza di essersi lasciati il peggio alle spalle.

“Una stagione come questa ti segna più di una bella. Quella ti dà carica e fiducia per continuare il tuo cammino, questa invece mi ha lasciato dei vuoti che non colmerò fino a che non tornerò a fare quello che so. Rimane l’amarezza. Non voglio parlare di sfortuna, ma sono caduto tre volte ed ho riportato due fratture vertebrali. Ogni gara è stata tribolata. Ho avuto problemi muscolari a Imola, con le gomme a Donington, con la febbre a Portimão… Nonostante questo ho portato a casa dei podi, ma non è stato certo un anno facile”.

La fiducia da parte di Ducati è stata comunque rinnovata per un altro anno. Una stagione cruciale.

“Ducati voleva continuare, io anche, ma non è stato un rinnovo scontato. Una stagione come la mia, nonostante i podi, non era all’altezza delle aspettative di una casa ufficiale. Essere confermato è stata la parte bella di quest’anno. Ha rappresentato una dimostrazione di grande fiducia da parte di Ducati nelle mie potenzialità. Voglio ripagarla”.

Quelle della moto invece, alla luce del crescendo di Davies (cinque vittorie), non sembrano ormai più oggetto di discussione.

“La moto va forte ora, ma io devo ancora trovare il setup giusto e cucirmela addosso. Al mio rientro l’ho trovata diversa, ed è normale. Non è un lavoro che si può fare in gara dopo un lungo stop. Spero di avere più tempo possibile durante la pausa invernale per trovare un assetto di base, dare una direzione allo sviluppo, ed arrivare a febbraio preparato fisicamente e tecnicamente. Lo avevamo già fatto alla fine dello scorso anno, eravamo stati i più veloci in praticamente tutti i test, e penso che già in Australia avremmo potuto toglierci delle belle soddisfazioni… Purtroppo è andata diversamente”.

Non sarebbe stato comunque facile contrastare Jonathan Rea, protagonista assoluto di questo campionato.

“Bisogna fargli i complimenti. Johnny ha fatto un anno stupendo ed ha dimostrato quello che da anni in molti pensavano. Con una moto competitiva, ha fatto quello che doveva fare. Non ho mai fatto mistero di apprezzarlo, secondo me ha un talento naturale decisamente più alto degli altri. Lui sarà sicuramente tra gli avversari principali, come del resto Sykes. Anche Chaz, che ha trovato un ottimo setup e riesce a guidare bene la Ducati. Chissà come funzionerà la Yamaha poi…”

Tra poco più di un mese, Giugliano dovrebbe avere le prime risposte alle sue domande…



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