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MotoGP, Aragon: Marc Marquez... caduto e felice

Pole position Record per il pilota Honda davanti a Lorenzo e Iannone. Rossi sesto

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Tre tentativi a disposizione. Alla fine gli è bastato il primo, velocissimo, giro lanciato. Marc Marquez conquista la pole position sul circuito di Aragon con un inafferrabile 1'46.635 sfornato immediatamente.

Troppo veloce per tutti gli avversari. Anche per se stesso perchè se nel secondo giro ha provato a migliorarsi incappando in un paio di errori, al terzo tentativo è invece scivolato immediatamente all'insidiosa curva due:

"L'importante è che non si sia fatto nulla. Quando è rientrato ci ha detto che quasi la salvava (ride ndr)".

Parole di Livio Suppo, visibilmente soddisfatto per quanto svolto finora, e che tiene aperta la guerra per la vittoria di domani a tre piloti: "Marc e Dani hanno lavorato bene con gomma usata. Ma c'è anche Jorge molto veloce".

1'46.635, nuovo record della pista, per il campione del mondo in carica che ha staccato Jorge Lorenzo di 108 millesimi: "Ho visto che con tre uscite era meglio" ha detto Marquez  "C'era più grip al primo giro veloce. Con il primo pneumatico ho fatto un grande giro, poi con il secondo purtroppo ho fatto qualche errore. Ho pensato di poter andare un pò di più, ma forse ho esagerato nella curva sbagliata. Mi dispiace per il team che deve lavorare per sistemare la moto, ma sono contento".

Un Lorenzo che comunque si mostra calmo e addirittura soddisfatto della sua prestazione odierna: "Sono contentissimo per questo giro. Muy contento. Sfortunatamente c'è anche Marc che riesce a fare dei capolavori di un giro con la sua moto. Fa delle cose incredibili! Peccato ma alla fine va bene cosi. Però abbiamo fatto un bel lavoro per tutto il fine settimana e sono fiducioso. Vediamo domani come andrà".

1'46.743 il riferimento cronometrico del maiorchino che stacca il terzo in classifica di poco meno di mezzo secondo, quell'Andrea Iannone che porta in alto la Ducati. Per il pilota abruzzese, un ritorno in prima fila dal gran premio del Mugello: "Nel giro della prima uscita potevo essere più veloce, ma nell'ultima curva ho provato a modificare il traction control e con la gomma morbida non andava bene. Alla fine abbiamo afatto una piccola modifica. ci è servito un pò di tempo quando l'abbiamo fatta in FP4, ma è servita, visto che ho chiuso terzo". Iannone non andava in prima fila dalla pole position conquistata al Mugello.

E Valentino Rossi? Il leader in campionato fatica e chiude solamente in sesta posizione staccato di 857 millesimi dalla vetta. Meglio di lui Pol Espargaro con la Yamaha Tech3 (+0.699) e Daniel Pedrosa, autore anche di un numero da circo in staccata, e quinto al ermine delle qualifiche. Settima posizione per la Suzuki di Aleix Espargaro davanti a Cal Crutchlow e Danilo Petrucci, nono a +1.140. Sprofondato invece Dovizioso, che non riesce a passare la tagliola del Q1.


CRONACA DELLE QUALIFICHE

Parte la Q1 con il primo colpo di scena dettato dall'abbandono iniziale di Alvaro Bautista delle ostilità. Moto parcheggiata e prove finite per lo spagnolo. Dovizioso come prevedibile si prende la prima posizione dopo un primissimo tentativo, davanti ad Hernandez ed al sorprendente Bradl con l'Aprilia. Manca però ancora tanto tempo, ben nove minuti, e Danilo Petrucci sale in cattedra con la GP14.2: 1'48.409 il riferimento cornometrico del ternano che allontana Dovizioso di 104 millesimi, mentre Hernandez si ferma a 487 millesimi.

Dopo la sosta ai box, ecco Dovizioso uscir fuori con un intertempo da casco rosso, confermato anche al T2 e al T3 dove però ha perso un qualche decimo rimanendo con 81 millesimi di vantaggio proprio su Petrucci. Il forlivese chiude sul traguardo in 1'48.294 (-0.115).

Arriva però a poco meno di due minuti la zampata di Hernandez che si prende la prima piazza provvisoria. Meglio di tutti però fa Danilo Petrucci che si prende la prima piazza in 1'47.853, riferimento eccellente. Dovizioso chiude in terza piazza sconsolato. Due Ducati Pramac in testa a queste Q1: primo Petrucci, secondo Hernandez.


La Q2 parte immediatamente con Lorenzo che si lancia immediatamente ma è Marc Marquez che dopo nemmeno undici minuti, a fronte di tanti caschi gialli, stacca un tempo inferiore di mezzo secondo rispetto a quanto stabilito lo scorso anno. 1'46.635 il riferimento cronometrico del portacolori Honda. Un giro incredibile che stacca immediatamente Lorenzo di 445 millesimi.

Nel frattempo, Daniel Pedrosa coglie un Jolly completo alla staccata della curva dieci con l'anteriore completamente chiuso. Mancano nove minuti al termine e Jorge Lorenzo è già ai box per un cambio gomme e moto. Da sottolineare come entrambi gli esemplari di Jorge Lorenzo si trovano senza flap sotto il cupolino. Marquez nel frattempo continua a migliorare il proprio riferimento record, ma al contempo, lo stesso Lorenzo sta impensierendo il tempo del portacolori Honda. Sul traguardo il campione del mondo in carica non migliora il suo record per soli 4 centesimi. mentre Jorge Lorenzo si porta a un decimo.

Valentino Rossi intanto rientra ai box e si lancia per il suo secondo run. Mancano quattro minuti al termine e la classifica vede Marquez davantia Lorenzo, Pedrosa, Iannone ottimo quarto davanti a Rossi e Smith. Mancano due minuti e cinquantotto secondi e sia Lorenzo che Marquez provano un terzo tentativo. Rossi frattanto cerca spazio per lanciarsi. Pedrosa conferma il suo terzo posto a 722 millesimi da Marc Marquez.

Rossi cerca di lanciarsi attendendo la scia di Lorenzo. Un minuto al termine e Pol Espargaro tira fuori un giro eccellente che lo porta in terza piazza. Trenta secondi al termine e Marc Marquez chiude in anticipo le sue qualifiche: caduta alla curva due con anteriore chiuso. Un peccato per il pilota spagnolo che non può avere più chance per provare a migliorare il suo riferimento. Ne approfotta Jorge Lorenzo che al primo intertempo ha 23 millesimi di vantaggio.

L'occasione per il maiorchino di Yamaha è propizia. Al secondo intertempo ha 69 millesimi di ritardo. Lorenzo ci prova, ma rimane a 108 millesimi da Marquez, caduto e felice. Male invece Rossi che rimedia all'ultimo una qualifica non eccelsa, chiudendo comunque sesto a otto decimi dalla vetta. Bene invece Andrea iannone che si prende il terzo posto a 543 millesimi, davanti a Pol Espargaro e Daniel Pedrosa.

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