Jorge Lorenzo ha iniziato a suo modo il GP di Aragon, con il 1° posto. Il maiorchino - che come Rossi ha provato sul circuito spagnolo poche settimane fa - ha subito mostrato gli artigli e al 5° giro cronometrato ha piazzato il tempo di 1’48”249 che nessuno è riuscito a battere, e neanche avvicinare. Una prestazione impressionante se si considera che, nonostante il sole, le temperature dell’asfalto sono basse, intorno ai 17°.
Lorenzo ha comunque il fiato sul collo dei suoi avversari annunciati: Marquez e Rossi, anche loro sotto il muro del 1’49”. Marc (che indossa un nuovo modello di casco con una grafica inedita, foto sotto) ha limitato il distacco a 0”490, 85 millesimi più lento Valentino. Sono stati loro tre i più in palla, insieme a Pedrosa (4°) che però solo sul finale è riuscito ad avvicinarsi al trio portandosi a 8 centesimi.
Ottimo quinto è Scott Redding, il cui gap è però superiore al 1”1 che precede Andrea Dovizioso. Le Ducati non sono parse in gran spolvero nella prima sessione e il forlivese ha limato i suoi riferimenti nell’ultimo minuto. Nella top ten c’è anche Andrea Iannone, che, nonostante la spalla lussata la scorsa settimana, ha stretto i denti e per nulla sfigurato. Fra i due ducatisti si sono piazzato Smith, Pol Espargarò e Crutchlow.
Buona la prestazione di Eugene Laverty sulla Honda Open, autore dell’undicesimo tempo davanti a Bradl. Le Aprilia montano un nuovo forcellone e Bautista è 14°, dietro a Baz e davanti a Miller.
Faticano molto le Suzuki, nonostante sia stato portato uno step evolutivo per il motore: Aleix Esparagarò è 16°, Vinales 19°.
Sa segnalare una caduta di Barbera (20°) alla seconda curva a 8 minuti dalla fine. In questo GP rientra Elias sulla Yamaha Open di Forward, è ultimo dietro a De Angelis.
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