Smith, Redding e Baz: tre piloti diversi accomunati da una fantastica gara a Misano. Bradley è quello che ha tentato l’azzardo più grande, l’unico a non avere mai cambiato le gomme in corsa. Ha saputo gestire perfettamente la sua guida con le slick sul bagnato ed è stato ripagato con un 2° posto, un traguardo meritato dopo la crescita mostrata in questa stagione.
Redding invece ha saputo tramutare una caduta in un colpo di fortuna, caduto con le slick è rientrato ai box ed è uscito nuovamente con le gomme da asciutto con un tempismo quasi perfetto. Il britannico non aveva brillato fino a Silverstone con la Honda Factory, a Misano è salito per la prima volta sul podio in MotoGP.
Infine Baz, arrivato dalla SBK ha scoperto quanto sia dura la classe regina del motomondiale ma con una strategia perfetta è riuscito a portare ai piedi del podio la sua Yamaha Open.
Ecco cosa hanno detto.
Bradley Smith: “Non è stata una decisione facile quella di non cambiare le gomme e in qualche momento ero veramente spaventato guidando con le slick sull’acqua, ho rischiato grosso alla curva 10.
Questo secondo posto è speciale, ho fatto una grande scommessa ma non mi aspettavo di salire sul podio. Ho guidato il più morbido possibile e anche la Yamaha mi ha aiutato, è una moto molto facile. A un certo punto ho anche cercato di riprendere Marquez, ma era troppo lontano”.
Scott Redding: “Non avevo niente da perdere e quando è iniziato a piovere ho continuato a spingere, evidentemente un po’ troppo perché sono finito a terra.
Pensavo che la gara fosse definitamente persa, ho continuato con le slick dopo il cambio moto e quando a un certo punto ho visto il mio nome al 4° posto ho pensato a un errore.
E poi, eccomi qui, sul podio, non me lo aspettavo. Sono contento, perché il mio migliore risultato è arrivato in una situazione difficilissima. La mia scommessa ha pagato”.
Loris Baz: “Che giornata spettacolare! Senza preavviso ci siamo trovati a dover gareggiare sotto la pioggia costretti a cambiare la moto non solo una volta, ma addirittura due.
Le condizioni della pista erano davvero particolari ed era difficile riuscire a guidare senza errori. Ho avuto un ottimo tempismo e ho azzeccato il momento giusto per cambiare la moto. Sono stato tra i primi a passare all’assetto da bagnato e il primo in assoluto a ritornare al box per il secondo cambio.
E’ stata una gara rocambolesca, ma sono rimasto concentrato. L’ultimo giro è stato eterno, non volevo sbagliare per portare a casa più punti possibili per la classifica.
Ora sono il nuovo leader tra le Open e non posso fare altro che ringraziare tutti i ragazzi del team. Sono stati gradi: non solo per il lavoro di oggi, ma soprattutto per l’impegno e la dedizione che hanno dimostrato in questi ultimi mesi”.