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MotoGP, Iannone e Dovi: un'occasione mancata

"Sbagliati i tempi di rientro ai box" Pirro: "Era la giornata giusta. Invece è andato tutto storto"


A Misano la questione riguardante la gara è - sostanzialmente - una sola: cosa fare in condizioni così particolari? Seguire perissiquamente le indicazioni dei box o dare retta di più alle proprie sensazioni? Sono i piloti che, in effetti, stanno in sella e riescono ad avere un quadro in sella, ma al contempo non possono avere un quadro - questo si - completo di ciò che sta accadendo in pista.

La strategia, questa sconosciuta in Motogp, ha portato alcuni outsider a rischiare, altri invece, hanno purtroppo perso una buona occasione. Nel gruppo di chi recrimina ci sono sicuramente i due piloti Ducati:

"E' stata sicuramente una giornata storta con una gara non facile. Perccato perchè all'inizio, prima che iniziasse a piovere ero veloce dietro Dani" ha esordito Andrea Iannone

"Avevo un buon feling con la moto e potevo lottare per il quarto posto. C'era un buon potenziale. Con la pioggia è stato tutto più difficile.

Non abbiamo cambiato la moto nei momenti giusti, sia alla prima ma sopratutto alla seconda sosta. Proprio alla seconda abbiamo perso un pò di tempo. Se fossi rientrato un giro prima il risultato sarebbe stato diverso. Però al T3 c'era troppa pioggia ancora"

Il punto nodale è che ai box non potevano vedere il terzo settore della pista dove stava piovendo, io ovviamente non potevo sapere di Smith che stava andando dieci secondi più forte.

Avete fatto una riunione questa mattina in caso di pioggia visto che c'erano previsioni al riguardo?

Si ma le solite cose. Roba di assetti. Non abbiamo fissato altre cose sulla strategia. Quando ti dicono 'box' in teoria è un ordine, ma se in moto ci sono io, alla fine la decisione la prendo io. La squadra ha azzzeccato la previsione. Ho sbagliato, mi dispiace. Evidentemente darò più retta a loro la prossima volta.

La questione sulla 'comunicazione tra pilota e team è stato spunto di domanda:

Uno studio sugli auricolari per le comunicazioni box? Difficile da dire. Non posso dire nulla ma tanto non sono ammessi. Magari ti può anche togliere la concentrazione. Oggi, per carità, sarebbe stato utile.

Non si discosta nelle dichiarazioni Andrea Dovizioso, sempre meticoloso e chiaro nell'analizzare la gara: "

C'è tanta delusione perchè potevamo essere competitivi. La mia strategia è stata pessima in entrambi i cambi di moto. Sono entrato al primo cambio con un giro di ritardo, e al secondo cambio con tre giri di ritardo. In occasione del primo cambio stavamo perdendo di intensità ma non sai se potrà piovere tanto o invece smettere. Non ho visto i tre davanti che stavano rientrando, ho fatto un giro in più e proprio in quel momento è piovuto troppo. Peccato perchè sotto l'acqua eravamo veloci, avevo fatto bei tempi, ma in occasione del secondo cambio, ci ho messo troppo a realizzare quale sarebbe stato il momento giusto.

Pensavo addirittura che tutti avrebbero finito con le rain alla frutta, quindi ero concentrato sulla guida e non badavo a ciò che accadeva intorno. E' stato un errore. E il rammarico cresce perchè anche dopo la seconda sosta eravamo veloci. Mi dispiace per la squadra.

C'è stato un cartello esposto, un'indicazione?

In realtà è successa una cosa strana. Ho interpretato male la tabella. Questa ha 4 righe. Sulla terza hanno messo box e sotto ero convinto che mettessero il pilota che stava rientrando e non quello che avevo dietro. Poi quando ho letto prima Iannone poi Cal, alla terza volta che mi indicavano un pilota diverso ho capito che era una cagata. Non so perchè ho pensato cosi. Peccato perchè il podio era alla nostra portata.

Fare come Smith? Eh lui ha rischiato tanto, troppo per me. Però è stato bravo. Certo, a vederlo dopo è facile...

Il problema è che anche a livello strategico si è sempre su un filo. Mi considero bravo su queste cose ma può capitare di sbagliare e qui mi do la colpa, ma che sia una lezione. Però è un pò facile vedere da fuori, bisogna mettersi dentro le persone. Ogni pilota prende le decisioni in base alle sensazioni che ha in quel momento: quante volte ti chiude o quanti rischi stai prendendo di cadere. Non è una giustificazione per carità.

Se però dovessimo fare un podio dei delusi di giornata, un gradino sarebbe sicuramente occupato da Michele Pirro. Il tester pugliese, dopo aver mostrato tutta la sua velocità durante il fine settimana di gara, era pronto a mettersi in mostra anche per la gara. Peccato però che un problema tecnico gli abbia troncato le ali ancor prima del via

"E' stato un vero peccato. La moto si è spenta, ha avuto un problema alla pompa di pescaggio della benzina. Si vede che doveva andare così. Certo, in un fine settimana del genere, forse era troppo. Sarebbe stato come chiudere un cerchio".

La delusione è veramente palpabile sul volto del tester Ducati:

Guarda, è stata proprio una vera delusione. Sono sicuro, avrei fatto bene anche sull'asciutto, avrei lottato sicuramente con gli altri due Andrea. Poi le condizioni sono cambiate, avrei anche potuto prendere dei rischi visto che non ho pensieri di classifica generale. Era la giornata giusta. Invece è andato tutto storto.

Michele aveva tutto per poter far bene, a partire dalla conoscenza dell'asfalto nuovo, avendo girato in occasione del Mondiale Superbike:

Avrei visto e avrei potuto anticipare le mosse, e magari avrei avuto un vantaggio. Anche perchè sull'asciutto comunque il passo del'33 ce l'avevo. Pensa poi che sfiga: che stamattina hanno cambiato i serbatoio delle due moto, perchè quello che mi hanno messo doveva essere più rifinito, sistemato meglio. Peccato. Evidentemente sarebbe stato troppo.

Ordini di scuderia? No assolutamente. C'era ovviamente l'ordine di non ostacolare i due titolari, ma comunque stavo con loro, ero veloce come loro.

Per Michele Pirro questa era un'occasione d'oro per mostrare le proprie carte, far vedere il proprio talento.

Per me questa era un'occasione, anche perchè quando giri tanto da solo, potrer correre con gli altri e vedere di essere veloce è una conferma. Ma solo in queste occasioni puoi rendertene conto.

Comunque se i vertici di Ducati vogliono che faccia il collaudatore a me sta bene, sono contento del mio lavoro. Però è chiaro che gare come queste servono a dimostrare che se devono poi cercare fuori per cercare uno veloce...io ci sono.

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