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MotoGP, Misano, Yamaha mette le ali con Lorenzo

Miglior tempo dello spagnolo, con una nuova soluzione aerodinamica. Dovizioso 4º davanti a Rossi

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A Misano, la risposta di Yamaha ad Honda non si è fatta attendere. A recapitarla a destinazione, Jorge Lorenzo, che ha riscritto il best lap con un 1’32.871 (un decimo più rapido della pole position di Marquez nel 2013 di 1'32.915).

La squadra ufficiale di Iwata aveva sì saltato i test estivi a Misano, ma ha rapidamente recuperato il tempo perso, anche sulla scorta delle prove effettuate la scorsa settimana a porte chiuse ad Aragon. Dalla Spagna, il team ha anche portato delle “ali” deportanti sulla falsariga di quelle montate da Ducati (l’attacco però non è sulla carena, bensì sulla parte inferiore del cupolino). Curiosamente, Lorenzo ha siglato il miglior tempo proprio alla prima uscita con la nuova soluzione aerodinamica. Più probabile, tuttavia, che la sua prestazione sia stata favorita dall’utilizzo di gomme fresche. A questo proposito, il maiorchino ha provato sia la mescola dura che la media al posteriore, siglando il miglior crono con quest’ultima ma ha comunque girato costantemente in 1’33 e mezzo, solo un paio di decimi più lento del suo passo di riferimento, con la dura.

Marc Marquez, in ogni caso, non è rimasto a guardare. Lo spagnolo si è fermato a soli 53 millesimi dalla vetta, siglando il proprio miglior riferimento – 1’32.924 – con gomma dura al posteriore. Alle sue spalle, ma più staccato (+0.387), il compagno di squadra Dani Pedrosa.

Quarto tempo per Andrea Dovizioso, che a rigor di cronaca ha sfruttato la mescola morbida a disposizione per risalire la classifica sul finale. Continuano i progressi di Danilo Petrucci con la GP14.2. Il ternano è salito in sesta posizione (+0.682), limando circa 1.2’’ rispetto alla FP1. Nono tempo (+0.803) da wild-card per il collaudatore Michele Pirro, mentre Andrea Iannone staziona in tredicesima posizione (+1.261), tra le Suzuki di Aleix Espargaró e Maverick Viñales, in seguito anche ad una scivolata alla curva 10.

Guadagna una posizione, rispetto alla FP1, Valentino Rossi. Il Dottore, 1.6’’ secondi più rapido che al mattino, è salito fino al quinto posto (+0.598) nel corso della sua ultima uscita, durante la quale ha montato mescole dure sia all’anteriore che al posteriore girando mediamente in 1’33 e mezzo. Come nella FP1, T1 e T3 restano i settori più ostici per il pesarese.

Restando in casa Italia, da segnalare i timidi miglioramenti da parte di Aprilia, al 19º posto (+1.856) con Alvaro Bautista. Restano in coda alla classifica Alex De Angelis (scivolato alla 2) e Claudio Corti.

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