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MotoGP, Iannone: corro per raggiungere i miei sogni

"A Misano porteremo l'Italia in pista. Lottare con i migliori è uno stimolo per progredire"

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Prima del GP di Misano l’aria è elettrica: l’ultima gara della stagione in Italia, la pista di casa di tanti piloti, la sede della Ducati poco distante. C’è di che far tremare i polsi, ma Andrea Iannone è tranquillo. La sua non è supponenza, piuttosto concentrazione e sicurezza nei suoi mezzi. Il pilota di Vasto, alla sua prima stagione nel team ufficiale Ducati, non sta sfigurando. Ci sono i due podi, il quarto posto in classifica a 9 punti da Marquez e una crescita costante.

Andrea, non ti senti preoccupato?

Per un pilota non cambia niente, parto come sempre per dare il massimo come in ogni Gran Premio. Rimango concentrato”.

Però questa non è una gara come un’altra…

“Lo so e infatti arrivare vestendo il Rosso della Ducati è una figata. A Misano ci sarà l’Italia al completo questo fine settimana, come era successo al Mugello: una squadra italiana, con una moto italiana e due piloti italiano. Questo è fantastico e lo so”.

Arrivi al GP di San Marino come avresti voluto?

Non sono uno che pensa troppo al futuro e vorrei sempre di più. Sto disputando in maniera positiva una stagione per me importante. Sono soddisfatto sia della mia crescita che di quella della Ducati”.

E i punti negativi?

Silverstone è stata l’unica gara negativa, prima di allora ero stato sempre nei primi 5. Non mi preoccupa, avevamo fatto un solo turno sul bagnato, abbiamo deciso una modifica alla moto per la gara ed è andata male. Ora è tutto alle spalle”.

Quindi ti dai un buon voto?

Sono contento di come sta andando, ma voglio ancora di più. Sia io che tutti i ragazzi della Ducati stiamo lavorando per risultati migliori di quelli che stiamo ottenendo. Ci arriveremo, serve solo un po’ di tempo”.

A Misano hai fatto recentemente dei test, saranno un aiuto per il GP?

In verità, sia a luglio che due settimane fa non ci siamo concentrati in vista del weekend di gara. Abbiamo fatto delle prove, ma non abbiamo lavorato sul GP. Se mi chiedi se sono ottimista, ti rispondo di sì. E’ uno stato d’animo obbligatorio quando si parte per una gara”.

Tutti i piloti sostengono che questo è uno dei campionati con il livello più alto degli ultimi anni, cosa si prova a correrlo?

In pista ci sono i piloti più forti di sempre e sono contento di fare parte di quel gruppo. Mi dà maggiori motivazioni per continuare a progredire e raggiungere i risultati che sogno, è per questo che corro. Non è facile salire sul podio quando hai a che fare con certi avversari, ma giocarmela con loro è uno stimolo. Siamo vicini e ciò non è per niente una cosa da poco”.

Rimangono 6 gare ancora da correre, quali sono i tuoi obiettivi?

Sarà molto importante correre usando l’intelligenza. Vivrò gara per gara, cercando di portare a casa il migliore risultato possibile e, se ci saranno difficoltà, bisognerà anche sapersi accontentare”.

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