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SBK, Giugliano: ho rischiato di smettere

"Infortunio più grave del primo. Melandri con Ducati? A me non cambierebbe nulla"

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“Ho rischiato di smettere di correre”, ha raccontato Davide Giugliano a quasi due mesi dalla frattura della vertebra D3 riportato durante il round di Laguna Seca. Un infortunio più grave di quanto sembrasse inizialmente per il 25enne romano, che la scorsa settimana ha effettuato una risonanza di controllo con esiti positivi.

“Pensavamo a 90 giorni di decorso, invece dovrò tenere il busto ancora per 45 giorni per poi passare alla riabilitazione e preparazione – ha detto il pilota della squadra ufficiale Ducati Aruba – Era in dubbio se mi dovessero operare e, nel caso, sarebbe stato effettuato un intervento complesso e invasivo, passando dallo sterno. Difficilmente avrei potuto continuare a correre, quindi tutto sommato mi è andata davvero bene”.

Ora si tratta solo di avere molta pazienza. Giugliano aveva già affrontato una situazione simile ad inizio stagione, quando aveva riportato la frattura di due vertebre lombari nei test di Phillip Island, restando fermo per 90 giorni.

“Serve molto riposo, anche se per uno iperattivo e abituato ad allenarsi cinque ore al giorno come me è difficile. Purtroppo in questo caso si è trattato di una frattura più brutta, con una rottura del muro posteriore delle vertebra ed una contusione midollare, fortunatamente senza conseguenze. Mi sono spaventato, ma passata la paura resta una gran voglia di tornare in sella, anche perché quest’anno ho fatto poco”, ha sdrammatizzato.

La firma sul contratto è attesa nei prossimi giorni, quando Giugliano si recherà a Misano in occasione della MotoGP. “Sto bene dove sono. L’obiettivo sviluppo, dal punto di vista della squadra, è stato centrato. Io ovviamente vorrei aver fatto di più. Non è il massimo stare seduti a guardare”.

Al suo fianco nei box, Giugliano ritroverà per la terza stagione consecutiva Chaz Davies. Tuttavia, uno degli argomenti più gettonati resta il possibile passaggio di Marco Melandri in orbita Ducati, in fase di valutazione in attesa di un summit nei prossimi giorni nella Riviera romagnola. “È logico che Ducati prenda questa possibilità in considerazione. Melandri è un pilota che ha vinto, e non mi dispiacerebbe battermi ad armi pari con lui, ma onestamente non mi cambia nulla”.

Anche perché Giugliano a cose ben più importanti a cui pensare. "Questa stagione è andata così, ma ho dedicato tutta la vita alle corse e tornerò con ancora più determinazione".

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