Danilo Petrucci esplode di gioia dopo un secondo posto che considera ancora un sogno ad occhi aperti. Il primo podio della sua carriera è arrivato dopo una partenza dalla 18ma casella e una rimonta forsennata, sulla ‘vecchia’ Ducati GP14.1, che abbandonerà a Misano per lo step evolutivo successivo. Il ternano è un fiume in piena, “all’ultima curva sono scoppiato a ridere e pensavo che mi sarei svegliato sudato nel mio letto” dice con l’ironia che lo contraddistingue.
Autore di un grande spettacolo in pista, ha strappato applausi anche con le parole.
“Dico la verità, sull’asciutto non ero messo bene e speravo che la pioggia avrebbe rimescolato le carte, lo ha fatto e eccome! - ride - Prima di oggi mi ero trovato dietro a Lorenzo e Pedrosa solo quando giocavo alla Playstation, pensando a chi avevo di fronte ci ho messo un po’ a superarli. Poi ho visto che Jorge era più lento di me, in quel momento più che preoccupato di un errore che potesse coinvolgerlo ero preoccupato della sua reazione se fosse successo!”.
Petrux scherza ma devono essere passati tanti pensieri nella sua testa in quei 20 giri di gara.
“Quando mi sono trovato 3°, virtualmente sul podio, avevo paura di cadere - continua - Ho visto Marquez andare a terra, Dovi era vicino a me, in quel momento mi sono convinto di non pensare a quelli che avevo dietro ma di concentrarmi solo su Valentino. Però stavo recuperando su di lui e non è una cosa proprio normale… pensavo di stare andando troppo forte”.
Dovizioso ha ammesso di temere per Danilo a ogni curva.
“Anch’io avevo paura per me stesso! - ride - Sapevo di andare bene sul bagnato, anche in passato era così, anche se le posizioni in cui finivo non attiravano l’attenzione ma considerata la moto erano grandi successi. Non so il perché, forse venendo dal cross sono in grado di abituarmi velocemente alle diverse condizioni della pista, o forse perché si va più lenti. Mi piace guidare sull’acqua, è tutto più dolce e naturale. La GP14 ha il suo punto forte nella staccata e lo ho sfruttato”.
La festa è stata arricchita da un podio tutto italiano.
“Sono stato fortunato perché sono amico sia di Valentino che di Andrea e spesso mi alleno con loro - sottolinea - L’altra settimana ero al Ranch e ho battuto Vale, anzi l’ho proprio spinto fuori da una curva… pensavo non mi invitasse più. Diciamo che non avrei voluto ripetere la manovra oggi. In verità mi sarebbe andato bene anche un 3° posto, ma il secondo è meglio, no?”.
Dall’Igna prima di questa gara gli aveva chiesto di arrivare all’8° posto in campionato, proprio la posizione che occupa ora.
“Se lo conosco bene, adesso mi dirà di fare 7° - ride - A inizio anno pensavo solo di andare sempre a punti, poi nei primi 10, ma è stare negli otto è troppo, serve miracolo!”.
Petrucci ha fatto tanta gavetta e si è meritato questo risultato.
“Avrei tanta gente da ringraziare, ma voglio dedicare questo podio a mamma e papà che hanno fatto tanti sacrifici perché potessi correre”.