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MotoGP, Valentino Rossi: sono di nuovo in fuga

"I punti da Lorenzo non sono molti ma valgono oro. La cosa più importante è il grande vantaggio da Marquez"

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A Silverstone Rossi ha avuto un alleato ai piani alti, il meteo. Nei due giorni di prove aveva sofferto Lorenzo e Marquez sull’asciutto, oggi con l’asfalto bagnato ha trovato velocità e fiducia. In più Marc si è autoeliminato e Jorge ha avuto problemi con la visiera e non è salito sul podio. Valentino era arrivato pari punti con il compagno di squadra sulla pista per lui più difficile, ed è ripartito con 12 lunghezze di vantaggio.

“Quando questa mattina mi sono alzato e ho visto la pioggia, non sapevo se fosse una buona notizia o meno - racconta - Però mi ero svegliato molto concentrato, sicuro di quello che avrei dovuto fare”.

E il warm up era andato bene…

“La squadra mi aveva preparato una moto fantastica, con un ottimo bilanciamento e così è stato anche in gara, in ogni curva, fin dal giro di allineamento. In ogni frenata, in ogni cambio di direzione mi restituiva sensazioni positive”.

Sulla linea di partenza però tutto era cambiato…

L’asfalto era asciutto, ma le condizioni molto complicate. Per fortuna è arrivata di nuovo la pioggia, anche se non è stata una gara semplice, mi è sembrato di guidare da Tavullia all’Austria”.

Anche perché Marquez non mollava…

Pensavo di giocarmela con lui all’ultimo giro. Quando è caduto mi sono rilassato e quello è stato un piccolo errore. Pensavo di avere molti secondi di vantaggio su Petrucci e invece mi sono accorto di averne solo 4, poi 3. In quel momento ho capito che avrei dovuto spingere di nuovo, ma Danilo continuava a recuperare”.

E’ stata la chiave della vittoria?

Sì, perché da una parte dovevo essere più veloce, ma dall’altra dovevo evitare di commettere un errore e buttare via tutto. Sono stato capace di controllare la situazione e tenere Danilo a distanza”.

Lo conosci bene, spesso vi allenate insieme…

Abita molto vicino a Tavullia e spesso viene ad allenarsi al Ranch. Anzi, la scorsa settimana mi aveva pure fregato… se l’avesse fatto oggi non l’avrei più invitato (ride)”.

Quanto è importante questa vittoria?

Sull’asciutto sarebbe stato difficile battere Lorenzo e invece sono arrivati 12 punti che valgono oro, anche se non sono molti. Più importante ancora è avere aumentato la distanza da Marquez, è molto veloce ed è positivo avere un grande vantaggio su di lui”.

Avere battuto Jorge è importante anche dal punto di vista mentale?

Lorenzo è uno tosto, psicologicamente questa mia vittoria non avrà effetti su di lui. L’importante è stare sempre davanti in classifica, sono 1° dalla gara di apertura, a Barcellona era arrivato a solo un punto, a Brno a pari punti, ma non mi ha mai superato. Riaprire un po’ il gap è stato fantastico, soprattutto su questa pista dove aveva tutte le carte per battermi.

Silverstone era la tua bestia nera…

Una delle poche piste su cui non avevo mai vinto. Poi mi sono ricordato il 2011, anche allora era piovuto ma ero andato piano, pensavo di non essere più capace a guidare. E’ stata una bella rivincita”.

Questa vittoria è un altro passo verso il Mondiale…

Quando lotti per il titolo devi vincere le gare, sono già a 4, il doppio dello scorso anno. Jorge ne ha vinta una di più in questa stagione, ma siamo lì. Bisogna continuare così”.

Sei a quota 112 vittorie in carriera, solo undici in meno di Agostini…

Non bisogna pensare a queste cose, a questi record ma solo al titolo”.

Qual è il segreto per correre ancora a questi livelli dopo tanti anni?

Amo guidare, è la mi passione, e mi piace questa vita. Le vittorie e i risultati sono importanti, ma ancora di più il gusto che mi dà salire in moto, le sensazioni che provo 5 minuti prima della partenza. Sono queste cose a fare la differenza”.

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