Valentino Rossi è riuscito di nuovo a piazzare il colpo di reni e a prendersi un 4° posto in qualifica che sembrava alquanto improbabile dopo le prove libere. Non significa che il Dottore sia ancora al livello di Marquez e Lorenzo a Silverstone, ma un passo avanti è stato fatto. I conti si faranno in gara, il campo di battaglia preferito da Valentino anche se servirà un’altra magia per giocarsela con i migliori.
Sei riuscito a risolvere tutti i problemi?
“Sono abbastanza soddisfatto di come è andata perché siamo riusciti a migliorare sia il setting che le mie sensazioni in moto. Abbiamo fatto un buon lavoro e infatti sono stato veloce sia sul giro secco che sul ritmo. Le qualifiche mi hanno reso felice, la seconda fila era l’obiettivo ed è stato centrato. Poi sono riuscito a girare sotto i 2’01”, come i primi tre. E’ stata una conferma importante dopo Brno, per i 15 minuti di qualifiche servono strategia… e un po’ di fortuna”.
Però il tuo distacco dalla pole è di 7 decimi’
“Più si è vicini meglio è, ma la Honda è migliore della Yamaha nello sfruttare le gomme nuove. Non è un caso che Marquez abbia fatto 6 pole quest’anno, lui è bravo sul giro secco ma anche la moto lo aiuta. Il gap in qualifica non conta molto, l’importante è la gara e lì sarò più vicino, almeno lo spero (ride)”.
Cosa ti preoccupa?
“Bisogna continuare a concentrarci sulla distanza, perché l’anno scorso ero stato veloce nella prima parte di gara e poi, dopo 6 o 7 giri, non ero riuscito a seguire Marc e Jorge. Loro due hanno ancora un passo migliore del mio e potrebbe essere difficile anche salire sul podio, perché Pedrosa è veloce”.
E’ venuto il momento di correre con la calcolatrice in una mano?
“Non è ancora ora di fare calcoli, partirò per ottenere il massimo. So anche che se Jorge battesse Marquez e Pedrosa me perderei molti punti, quindi quella è una situazione da evitare. Penso di avere un buon passo, anche se non so se sarà abbastanza buono per lottare con Marquez e Lorenzo. Se poi piovesse, si ripartirebbe da zero”.
Speri nella pioggia, quindi?
“No, perché correre sull’asciutto mi piace di più, è divertente. Il bagnato invece è sempre una scommessa, può portare vantaggi come svantaggi”.
Qual è il primo obiettivo?
“Sarebbe arrivare davanti a Lorenzo. In questo momento, lui e Marquez sono più forti di me, quelli che si giocano la vittoria, poi ci siamo io e Dani per il terzo gradino del podio. Oggi è solo sabato, domani potrebbe succedere di tutto. Questo è un circuito lungo, basterebbe fare una modifica che desse un piccolo miglioramento in ogni curva e le cose cambierebbero”.
Dove bisogna lavorare?
“L’ultimo settore della pista è il mio punto debole, lì posso migliorare le mie traiettorie. Poi servirebbe più grip”.
Hai provato anche la gomma dura, come è andata?
“Non sarebbe stato in programma, ma dopo avere visto il passo di Marquez ho tentato. Con la Yamaha non funziona, ero troppo lento”.