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MotoGP, Dovizioso: confermati i progressi dei test

"Io e la moto possiamo ancora migliorare". Iannone: "voglio indagare sulla caduta nel pomeriggio"


La pista gli piace, la fiducia in moto sta tornando e Dovizioso oggi a Silverstone ha ritrovato il gusto di essere il miglior pilota Ducati. I test a Misano hanno avuto effetti benefici, coma anche la pista inglese che gradisce e il 5° tempo (a 0”423 da Lorenzo) è il risultato. Non basta ancora per cantare vittoria, ma è un passo avanti importante.

Non è stato facile guidare oggi - spiega Andrea - la pista è piena di buche, più dell’anno scorso, e le trovi ovunque: in accelerazione, in frenata in percorrenza, a volte non le vedi neppure ma le senti. Bisogna trovare la traiettoria migliore per evitarle e guidare dolcemente, penso sia questa la chiave”.

Un po’ è riuscito a farlo.

Dobbiamo essere felici di questa partenza - sottolinea - Anche perché so di avere un buon margine di miglioramento, parlo della moto ma soprattutto di me stesso. Da una parte sono contento, ma dall’altra no perché sono troppo lontano da Marquez e Lorenzo. E’ anche vero che siamo in molti ad avere fatto fatica”.

Il Dovi attendeva il weekend di gara avere la conferma delle sensazioni dei test.

Direi che l’ho avuta - si fa ottimista - Non sento più quelle vibrazioni a centro curva, o comunque sono molto lievi da non disturbare”.

Ora può concentrarsi sui punti deboli.

Ne due giri con la gomma morbida ho sempre sbagliato nell’ultimo settore, alla curva 15 e poi non sono mai stato veloce alla 16 - dice - In quei punti si può perdere molto, questa è una pista tosta, per questo dico che posso migliorare ancora molto e quei 4 decimi si possono limare. Del resto nessuno, a parte Marc e Jorge, è riuscito a essere costante nei tempi”.

Anche perché l’asfalto non si può cambiare in una notte.

Sarà un argomento di cui parleremo in Safety Commission - anticipa - Noi facciamo sempre queste richieste ma poi bisogna anche mettersi nei panni degli altri. Il rifacimento di un circuito è un grande investimento e, a volte, è capitato che si peggiorasse addirittura la situazione”.

Andrea IannoneQualche dubbio passa nella mente di Iannone, protagonista di una caduta durante il secondo turno di libere. L’abruzzese era partito bene al mattino, ma la scivolata del pomeriggio lo ha fatto riflettere sulle mosse fatte.

Le FP1 erano andare bene, Marquez era abbastanza lontano ma Lorenzo più vicino - spiega - Abbiamo pensato a qualche modifica per migliorare il comportamento della moto. Gli obiettivi erano garantire un maggiore grip al posteriore e abbassare l’avantreno”.

Con questa configurazione ha affrontato le FP2.

Al primo giro lanciato sono stato subito molto più veloce, ma al secondo sono scivolato. Ora dobbiamo capire se è stato a causa delle modifiche o se invece sono stato io a esagerare - afferma - Abbiamo agito sulle regolazioni delle sospensioni e questo mi ha dato maggiore fiducia. Le condizioni della pista, fra buche e temperature basse, non erano ottimali e basta poco per fare un errore, magari quando ci si sente più sicuri. Non sono preoccupato, sono solo ipotesi che vogliamo verificare, tempo ne abbiamo”.

Poi bisognerà andare a caccio degli avversari.

In questo momento dobbiamo solo stare calmi e capire cosa serve per migliorare le nostre prestazioni - sottolinea Andrea - non dobbiamo metterci a pensare a Lorenzo e Marquez. Quando avrò trovato la fiducia per spingere al massimo, potrò capire il mio livello e se il gap dai migliori si può colmare.

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