Silverstone era attesa come una pista nel segno di Lorenzo e Marquez e le aspettative non sono state deluse. I due spagnoli si sono spartiti il primato nei due turni di libere, mentre Rossi ha avuto qualche problema di troppo. Il 10° posto al termine della giornata lo mette al riparo da i capricci del maltempo per l’accesso diretto in Q2, ma il ritardo di un secondo dal compagno di squadra è importante.
Valentino, un inizio difficile?
“Dopo il turno del mattino mi aspettavo di essere più forte, al termine delle FP1 ero riuscito a fare un passo in avanti e non ero troppo lontano dai migliori”.
E invece?
“Soffro soprattutto quando la gomma posteriore cala e abbiamo lavorato per cercare di risolvere il problema, ma non abbiamo trovato niente che garantisse un grande miglioramento. A dire il vero, sono riuscito a essere un po’ più veloce ma non abbastanza. Significa che la strada non è quella giusta”.
La decima posizione è una conseguenza…
“Non mi sono concentrato sulla ricerca del tempo, abbiamo fatto un lavoro diverso. Questo mi ha fatto perdere posizioni, perché in molti hanno montato la gomma nuova per stare nei 10 in caso di pioggia domani. Alla fine il 10° tempo non è un disastro, l’accesso alla Q2 è assicurato anche se il meteo peggiorerà”.
In dettaglio, cosa non ha funzionato?
“Abbiamo lavorato molto sul freno motore per migliorare la velocità di ingresso in curva e per essere più costanti. Come detto, la gomma più morbida sarà quella da usare in gara ma dopo pochi giri soffro troppo il suo degrado. Abbiamo litigato con le regolazioni, c’era qualcosa che non mi tornava”.
Sei più preoccupato che a Brno?
“Sinceramente, non mi ricordo quanto fossi preoccupato a Brno (ride). Lorenzo è senza dubbio in un gran stato di forma ed è galvanizzato da questa pista, è un problema. Poi c’è Marquez, che da Assen in poi è sempre stato molto veloce”.
Pensi di limitare i danni?
“No, cercherò di avvicinarmi a loro. So che miglioreranno ancora ma in teoria io ho più margine, stiamo ancora girando più lenti dello scorso anno”.
Se la situazione non cambiasse, domenica farai il tifo per Marquez?
“Nel breve periodo se Marc battesse Jorge sarebbe meglio per me, ma forse sarebbe peggio a lungo andare”.
Come hai trovato le condizioni della pista?
“Ci sono molte buche e danno molto fastidio nella guida. Però a differenza di Brno il grip è migliore”.
Nel pomeriggio hai fatto una prova di partenza non molto buona, il sistema non è automatico?
“In quell’occasione stavo provando alcune cose, per questo sono partito male. Comunque il launch control ha grandi margine per quanto riguarda i suoi settaggi e tutto sommato è un sistema molto ‘umano’. Praticamente aiuta solo a tenere il motore al regime ideale ma lo stacco della frizione, che è la cosa più importante, lo controlla il pilota”.