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MotoGP, Valentino Rossi: devo fregarne almeno uno

"La prima fila una necessità. Marquez sotto pressione come me e Lorenzo, Iannone non è fuori dai giochi"

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La prima fila di Rossi a Brno più che un traguardo era una necessità. “Non si può pensare di lottare per il Mondiale contro Marquez e Lorenzo guardandoli dalla terza fila. Loro in qualifica non sbagliano un colpo, o quasi, per me invece è solo la seconda volta nella stagione che mi trovo in questa posizione. Se non ci fossi riuscito, sarebbe andata come a Indianapolis”, ammette.

Domani, invece, avrà qualche carta in più da giocarsi. Non era scontato per Valentino riuscire ad agguantare i rivali a Brno, pista in cui negli ultimi anni non aveva brillato. Il lavoro fatto nelle libere ha però dato i suoi frutti e se la strada ora non è in discesa, non è neanche così in salita.

Dopo la pausa estiva, Marc e Jorge hanno fatto un altro passo in avanti e non potevo permettermi di sbagliare in qualifica. Abbiamo lavorato bene in questi due giorni, migliorato progressivamente e messo tutti i pezzi al posto giusto. Questa è una pista in cui se non sei perfetto in tutte le aree, fai presto a prendere 6 o 7 decimi”.

Come hai affrontato le qualifiche?

Con una nuova strategia, perché volevo evitare il traffico. Questo ha significato avere una sola possibilità con la seconda gomma, ma mi è servito per mantenere la concentrazione e ha funzionato. Ieri è stata una giornata complicata, oggi c’erano 5 o 6° in meno sull’asfalto e questo ha fatto una gran differenza a livello di grip”.

Ti senti tranquillo?

Ho fatto un gran lavoro, ma non so se basterà. Lorenzo è sicuramente l’uomo da battere, quello con il miglior ritmo. E’ invece più difficile capire il passo di Marquez, soprattutto nella seconda parte di gara, perché guida una moto diversa”.

Lui invece ha avuto modo di studiarti in qualifica…

Dopo averlo passato sapevo che mi si sarebbe attaccato dietro per vedere il mio potenziale, ero nel mio giro veloce e non potevo certo fermarmi. E’ stato intelligente, non dico che abbia fatto una bastardata ma se si fosse tenuto un po’ più lontano mi avrebbe dato meno fastidio perché non avrei sentito il rumore della sua moto (ride). Diciamo che ha fatto il suo lavoro, magari dopo gli parlerò e mi dirà cosa ha scoperto (ride)”.

Pensi che domani sarà una battaglia a tre fino alla fine?

Sulla carta i presupposti ci sono, io, Jorge e Marc siamo i piloti con il miglior passo e partiamo dalla prima fila. Molto dipenderà da quello che accadrà nel primo giro. Se Lorenzo dovesse essere primo e scappare… addio grande battaglia”.

Potrebbe inserirsi qualcun’altro?

Iannone va forte e non è per niente fuori dai giochi, potrebbe essere una gara a 4”.

Qual è l’obiettivo?

Almeno fregare uno dei due fra Marquez e Lorenzo, andrebbe già bene. Come ho detto sono veloce, costante e messo bene in frenata, ma ho visto Marc molto carico e pronto a lottare. Se Jorge vincesse e lui mi battesse, significherebbe perdere tutti i punti di vantaggio su Lorenzo. Ma sono solo discorsi della vigilia”.

Marquez non ha veramente nulla da perdere?

Lui dice così, ma non è vero. Deve vincere se non vuole perdere contatto in classifica da me e Lorenzo, anche lui è sotto pressione. Per farla breve, siamo tutti e tre con il culo stretto”.

Per il Mondiale preferisci una lotta a due?

Assolutamente, Marquez e la Honda mi preoccupano anche quando sono a 50 punti”.


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