“E’ stata una gara migliori delle mia carriera, ma non è bastato per vincere”. Lorenzo è uscito battuto da Indianapolis, Marquez lo ha seguito come un’ombra per tutta la gara poi ha portato un affondo a cui non è stato possibile rispondere. Jorge ci credeva, aveva preparato tutto con la massima attenzione, ma il piccolo diavolo ha fatto valere ancora una volta la sua legge.
“Ho guidato al limite, Jorge era più veloce rispetto alle prove e ho subito capito che non sarebbe stato possibile scappare - racconta la sua gara Marc - Ho aspettato, pensando di attaccare sul finale ed è ho quello che ho fatto”.
Un piano perfetto, tanto nella pianificazione quanto nell’esecuzione.
“Questa è una pista dove io e la Honda andiamo forti, ma ho fatto fatica ad avere la meglio - sottolinea - Me ne ero già accorto ad Assen seguendo Valentino e ne ho avuto la conferma oggi dietro a Jorge: le Yamaha vanno forte, soprattutto in uscita di curva. Arriveranno delle piste in cui soffriremo”.
Intanto si è preso il secondo successo consecutivo (e il numero 700 nel motomondiale per la Honda) ed è difficile escludere un suo recupero in ottica Mondiale.
“L’obiettivo è vincere le gare, il resto non è nelle mie mani - spiega - Dopo questa gara mi sono avvicinato in classifica e io non sono uno che si arrende, ci credo ancora, ma obiettivamente sarà difficile”.
Inoltre ha fatto il gioco di Rossi, battendo Lorenzo che sperava di sfruttare Indy per accorciare le distanze. Ci è riuscito, ma non quanto sperava.
“Quattro punti sono meglio che niente, poteva andare meglio perché oggi Valentino non è riuscito a stare con me e Marc e avevo la possibilità di vincere. Però poteva anche andare peggio - si fa filosofico il maiorchino - Certo, a pochi giri dalla fine stavo recuperando 13 punti, poi Valentino ha superato Pedrosa e Marc me”.
Logicamente non può essere del tutto soddisfatto della sua gara.
“Nel warm up sono caduto per la prima volta in questa stagione, penso che la colpa fosse di una gomma difettosa - spiega - Questo mi ha tolto un po’ di fiducia, ho dovuto lottare con la mia testa. Ci sono riuscito, in gara ho spinto tantissimo ma mi sono anche affaticato molto per riuscire a tenere quel ritmo. Marc invece è stato alle mie spalle ed era più fresco al momento dell’attacco”.
Per Dani Pedrosa, invece, la gara è stata una doccia fredda. Dopo le qualifiche sembrava che un posto del podio fosse suo di diritto, ma le cose sono andare diversamente.
“E’ stata un gara molto fisica e ho dovuto lottare con la moto perché l’aderenza era critica - spiega - La vera sorpresa però è stato Valentino. Sapevo che il mio passo era un po’ più lento di quelli di Marc e Jorge ma credevo anche di potere stare loro più vicino. Rossi ha fatto un grande passo avanti come al solito per la gara e ho dovuto lottare con lui per il podio. All’ultimo giro mi ha superato alla seconda curva e non ho potuto rispondergli”.