I tre spagnoli terribili sono seduti uno di fianco all’altro e oggi si troveranno sullo schieramento con la pista libera davanti. Una congiunzione peggiore per Rossi a Indianapolis era difficile pensarla. Marquez, Pedrosa e Lorenzo (in rigoroso ordine di tempo) si sono spartiti i posti che contano e l’obiettivo è giocarsi anche i posti del podio.
Il favorito? I cronologici dicono Marquez, nelle FP4, quando si prova il passo è stato l’unico a scendere sotto il 1’33” e lo ha fatto quatto volte.
“E’ bello tornare a questi livelli dopo la pausa e avere confermato le sensazioni del Sachsenring - dice soddisfatto- Ieri mi sono accorto che Lorenzo era molto forte, ma oggi mi sono avvicinato. Dobbiamo ancora lavorare, ma sono tornato a provare le sensazioni dello scorso anno con il vecchio telaio, anche se il carattere della nuova moto non è completamente scomparso. Il punto chiave per la gara sarà la gestione delle gomme”.
Sembra però gestirlo al meglio ed è tornato quel piccolo diavolo per cui nulla sembra impossibile. Neanche tentare l’impresa mondiale, magari con l’aiuto di Pedrosa.
“Dani è tornato a essere veloce, a volte potrebbe togliere punti alle Yamaha ma altre battermi - riflette - Sicuramente non chiederò il suo aiuto, non l’avevo fatto neanche nel 2013 quando mi giocai il titolo all’ultima gara. Meglio concentrarmi solo sul mio lavoro”.
Anche perché Pedrosa non sta pensando certo di fare il gregario. Dopo un periodo difficile per le condizioni fisiche, in cui ha anche pensato al ritiro, ora si sente pronto a prendersi le sue soddisfazioni.
“Voglio vincere, o arrivare comunque il più davanti possibile - chiarisce - In qualifica sono andato bene e nelle FP4 ho lavorato molto sul ritmo di gara, ora rimangono solo dei dettagli da sistemare per essere il più consistente possibile. La partenza sarà importantissima”.
Lo spagnolo ha detto anche la sua sul Mondiale.
“Difficile dire chi lo vincerà. Solo poche gare fa Lorenzo aveva recuperato molti punti, poi Valentino ha vinto e di nuovo allungato. Sarà una bella sfida e ora che io e Marc possiamo stare con loro diventerà ancora più interessante”.
Jorge Lorenzo potrebbe sfruttare a suo favore la coppia Honda, sempre se riuscirà ad arrivarle davanti. L’impresa non è semplice anche se il maiorchino è sicuro di essere molto più efficace in gara di quanto lo sia stato in qualifica.
“Ho usato tre gomme e dopo la seconda ero 8°, stavo rischiando di partire dalla terza fila - ricorda - Sentivo la pressione e sono orgoglioso di essere riuscito a migliorare all’ultimo tentativo. A essere onesto, oggi pensavo di riuscire a migliorare maggiormente la moto e invece, per quanti cambiamenti abbiamo fatto, non hanno funzionato. Nel warm up avrò l’ultima possibilità”.
Anche così Jorge sarà un osso duro per tutti.
“Le Honda sono state più esplosive in qualifica, ma riesco a essere molto costante con la gomma più dura e a migliorare i tempi addirittura dopo 10 o 15 giri - avverte - Parto per lottare per la vittoria ma non mi dimentico di Valentino. In questo momento non sembra avere il passo dei migliori ma diventa sempre competitivo in gara”.