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MotoGP, Indianapolis addio, gli USA perdono un GP

Rinnovo difficile per il Motor Speedway. Tailandia e Kazakistan attese per il 2017


Con tutta probabilità Indianapolis è destinata a uscire dal calendario della MotoGP a partire dal prossimo anno. La tappa nel Midwest non ha mai suscitato troppo interesse nel pubblico statunitense e dopo 8 anni (il primo GP fu nel 2008) il Motor Speedway potrebbe dire addio alle due ruote.

Difficile riempire le immense tribune dell’ovale con le moto e la festa nei giorni di gara sembra essere più nella downtown che in circuito. Inoltre lo stato dell’Indiana avrebbe deciso di ritirare il proprio contributo per il Gran Premio e per gli organizzatori non sarebbe così semplice trovare i fondi per un rinnovo, considerando anche che la presenza dei piloti statunitensi nel Mondiale è ridotta ai minimi termini (è rimasto il solo Hayden).

Austin rimarrebbe così l’unica gara negli Stati Uniti, perché non sono previsti altre eventi nel paese a stelle e strisce. Se Indy uscisse dal calendario, anche il prossimo anno le tappe in programma sarebbero 18. E’ già certa infatti la presenza del GP di Austria e non sono previsti altri nuovi ingressi o defezioni, sempre che si riesca a salvare Brno, ogni anno gara seguitissima ma anche traballante per motivi economici.

Le novità dovrebbero arrivare invece nel 2017, quando la Tailandia dovrebbe fare il suo ingresso. Il circuito di Chang sta facendo un rodaggio con la SBK e terminati i due anni di contratto con le derivate di serie dovrebbe passare alla MotoGP. Anche il Kazakistan sta bussando alla porta del motomondiale e un suo ingresso è previsto fra due anni, proprio quando il paese ospiterà l’Expo.

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