“Non ricordo esattamente, ma se questo non è il peggiore venerdì dell’anno ci andiamo vicino”. Valentino Rossi non usa giri di parole a Indianapolis, i tempi parlano da soli: il Dottore non è mai entrato in partita e il 10° tempo ne è la dimostrazione. La pista americana è una nemica di lungo corso e oggi il primo round è andato a lei.
Qual è il bilancio?
“E’ stato un venerdì difficile, sono sempre stato abbastanza lento sia al mattino che al pomeriggio. Per il secondo turno abbiamo provato a fare delle modifiche ma non sono bastate, serve un cambiamento più grande per domani”.
Quali sono i problemi?
“Sono in grande difficoltà in frenata e non ho fiducia nell’anteriore. Nelle staccate a moto piegata perdo una vita e qui ce ne sono molte. Inoltre il bilanciamento della moto non è corretto, nei cambi di direzione sono lento e sono sempre in ritardo. A fine turno ho montato la gomma più morbida ma l’unico risultato è stato andare un po’ meno piano”.
Come mai queste difficoltà?
“Credo che in questa pista serva un assetto diverso, mentre noi ne abbiamo usato uno simile a quello delle ultime gare e qui non va bene”.
Ti aspettavi di essere così indietro?
“Decisamente no, l’anno scorso non ero andato male oggi invece sì”.
E i tuoi rivali sono velocissimi…
“E’ la cosa che più mi preoccupa, sia Lorenzo che Marquez hanno fatto tutto il turno con la stessa gomma e sono riusciti a migliorarsi nel finale. Ho visto Jorge in gran forma e Marquez gli è vicino. Bisogna assolutamente migliorare, sarà fondamentale capire questa sera come agire”.
Quanto è importante partire davanti in una pista come questa?
“Ora voglio pensare step by step. Innanzitutto dovrò chiudere le FP3 nei primi 10 per qualificarmi direttamente alla Q2 e poi continuare a migliorare turno dopo turno se vorrò stare lì davanti. Bisogna riuscirci perché non posso contare neanche su una grande velocità massima sui rettilinei”.