Con nove round a referto e altrettanti da disputare, Marc Marquez si trova all’angolo (è chiamato a recuperare 65 punti in classifica da Valentino Rossi) dopo una serie di batoste incassate dalla coppia Yamaha. Il Piccolo Diavolo però, al momento di andare in vacanza, non era affatto in debito di ossigeno.
“La pausa è arrivata in un momento in cui avrei preferito continuare a correre – ha ammesso Marquez, reduce da un secondo posto ed una vittoria – I test a Misano comunque sono stati molto importanti, abbiamo fatto soltanto piccole modifiche ma la moto sembra migliorata ancora. Questo circuito ci ha portato bene, anche se ora le Yamaha si sono avvicinate. Spingerò al massimo e vediamo cosa accadrà”.
A Indianapolis, Marquez andrà a caccia della quinta vittoria consecutiva tra Moto2 e MotoGP. Ma soprattutto, ha intenzione di continuare a sfruttare il momento positivo che ha coinciso con il ritorno al vecchio telaio.
“Continueremo con quello. Abbiamo fatto dei passi avanti ma è difficile trovare anche solo un decimo a questo livello. Dobbiamo inventarci qualcosa, ma a Misano abbiamo individuato un piccolo particolare che fa la differenza”.
In altre parole, lo sviluppo continua a pieno regime, anche perché i punti da recuperare sono 65. “Sono tanti, ma ne ho persi molti nella prima metà del campionato e magari gli altri faranno lo stesso nella seconda (ride). Guiderò al limite e vedremo come andrà. Certo, preferivo la situazione dello scorso anno. Ora però sono tornato a divertirmi sulla moto. Non mi capitava dai round di Valencia e Malesia lo scorso anno. Era stato difficile trovare certe sensazioni nella off-season. Finalmente ci siamo riusciti, e dobbiamo continuare così”.
Lo storico favorevole sulle piste americane, poi, dà un’ulteriore iniezione di fiducia allo spagnolo. “A Indianapolis e Austin mi trovo particolarmente bene. Girano entrambe in senso antiorario, forse mi aiuta perché mi alleno molto col dirt-track. Qui mi piaceva di più il layout vecchio. Era strano ma particolare, mentre ora è più simile ad altre piste. Ma mi piace ancora, anche perché l’asfalto è scivoloso e mi diverto a guidare”.
Nella caccia a Valentino Rossi, Marquez è accompagnato dal connazionale Jorge Lorenzo. Il maiorchino è più vicino al Dottore, staccato di soli tredici punti, ma è reduce da due sconfitte abbastanza nette per mano del compagno di squadra e vuole invertire immediatamente la tendenza sfavorevole.
“Dopo il 2009, quando ottenni una bella vittoria, non sono mai riuscito a risalire in cima al podio – ha ricordato il pilota Yamaha – Le modifiche dell’anno scorso sono state favorevoli a noi, rendendo la pista più fluida e veloce. La moto va bene, abbiamo trovato un buon metodo di lavoro. Magari non nelle ultime due gare, ma in quelle precedenti sicuramente sì. Devo fare gara su Valentino, ma anche Marc sta tornando forte, sembra aver risolto i problemi”.
Nel duello tra i compagni di squadra nel team ufficiale di Iwata, continua a tenere banco la questione riguardante la fornitura degli pneumatici posteriori, con i due rivali che mostrano preferenze diametralmente opposte in termini di carcassa della "spalla".
“Le gomme nelle ultime quattro gare, e anche qui, erano un po’ diverse da quelle usate in precedenza – ha osservato Lorenzo, che preferisce una costruzione più morbida sulla parte terminale – Ma l’asfalto qui a Indianapolis è nuovo e probabilmente offre più trazione, quindi spero di non avere problemi”.
Con Rossi nel mirino, Lorenzo dovrà simultaneamente guardarsi le spalle da Marquez. “Non togliamo Marc dalla corsa al titolo – ha avvertito – Ha dimostrato di poter vincere molte gare di fila. Ne restano nove, ci sono molti punti ancora sul piatto, e lui resta tra i favoriti”.