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SBK, Biaggi: il podio? Una scommessa, vinta

"Mi sento orgoglioso quasi come per il titolo. La rimonta su Sykes? Come la trama di un giallo"


A 44 “primavere”, Max Biaggi ha ritoccato il record (già suo) di pilota più anziano a salire sul podio della SBK con un inatteso quanto romantico terzo posto in Gara Uno a Sepang. Ma non chiamatelo “vecchietto”…

“Mi sento orgoglioso quasi come se avessi vinto un mondiale – ha commentato il Corsaro a caldo – Quando ho deciso di rimettermi in gioco, tutti mi chiedevano ‘perché?’. Era partito tutto come una scommessa, per alzare l’asticella, ed il podio di oggi è come un sogno che si avvera”.

Ti aspettavi di farcela?

“No, anzi, dopo il WUP ero piuttosto incazzato. Non avevo il passo né la fiducia. Abbiamo fatto qualche modifica con la squadra, ed il secondo ‘drop’ delle gomme si è rivelato cruciale per l’esito della gara”.

In che senso?

“In molti hanno mandato in fumo il posteriore. Ho deciso di giocare di più col gas, quasi azzerando il controllo trazione. Alla vecchia maniera (ride), ma non ditelo agli altri, è un segreto".

Raccontaci il recupero su Sykes?

“È stato come vivere un giallo. Continuavo a vedere questo puntino davano a me, sempre più vicino. A un certo punto ho smesso di guardare la tabella con le segnalazioni e l’ho messo nel mirino”.

Certo che, involontariamente, hai dato una bella lezione ai tuoi compagni di marca…

“Non è stato carino che qualcuno abbia detto che tra noi c’è un muro. Alla fine abbiamo tutti usato regolazioni molto simili, ma queste sono le corse e non sarebbe giusto copiare tutto".

Nonostante la differenza anagrafica, il maestro ha superato (quasi tutti) gli allievi. In attesa che suoni la campanella per una seconda volta.


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