Stefan Bradl potrebbe gareggiare nel Gran Premio di Indianapolis con Aprilia se solo accettasse una transazione con il team Forward.
A dirlo è Marco Curioni, il team manager della squadra italo-svizzera al centro dell'inchiesta che ha portato all'arresto a Lugano del proprietario, Giovanni Cuzari.
"Bradl, probabilmente consigliato dal suo avvocato, ha ritenuto che il suo contratto con noi fosse risolto, ma non è così - la spiegazione di Curioni - ma noi non vogliamo tenere un pilota contro la sua volontà. Del resto in questa situazione a farne maggiormente le spese sono proprio i piloti e tutti ci componenti della squadra. Il fatto è, però, che non stiamo dismettendo il team, anzi la nostra intenzione è di proseguire l'attività a cominciare da Brno, quindi lasciare libero un pilota come Stefan Bradl, che è uno dei nostri migliori assett non avrebbe senso. Anche perché abbiamo ottenuto il via libera per poter ricominciare ad incassare e dunque a pagare e alcuni sponsor sono interessati ad avere Stefan".
E' intuibile che in questa fase, come ci aveva dichiarato precedentemente Curioni, il team Forward voglia operare dei risparmi. Rinunciare a Bradl potrebbe essere uno di questi, senza rischiare però di ritrovarsi con una causa per insolvenza.
D'altro canto Aprilia non vuole prendere un pilota che ha ancora un contratto in essere.
"E' così - riprende Curioni - io personalmente ho parlato con Fausto Gresini dandogli la disponibilità di Bradl per Indy, a patto però che rimanga nostro. Una specie di prestito, insomma. Mi sembra però di aver capito che l'Aprilia sotto questo punto di vista sia un po' rigida. O tutto o niente, insomma".
Il futuro, perlomeno quello immediato, del pilota tedesco è dunque in mano a questa trattativa. Ovviamente la casa di Noale pensa più che al 2015 alla prossima stagione e lo stesso Max Biaggi da Sepang ha benedetto l'iniziativa.
Nei prossimi giorni ne sapremo di più anche perché sia Lorenzo Baldassari che Simone Corsi, ma anche Loris Baz non sono fermi ma si stanno guardando intorno.
Nel frattempo un'altra tegola è caduta sulla testa di Cuzari: il suo aereo privato, acquistato recentemente, un quattro posti, è stato posto sotto sequestro. La videonotizia QUI.
Photo: courtesy Speedweek