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SBK, La Honda ammette a Stoner: gas aperto di 26°!

Confermato il tweet di Stoner. L'esame sulla CBR1000RRW possibile solo al rientro della moto dopo l'incidente

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La Honda non si nasconde. Alla fine della 8 Ore di Suzuka infatti l'HRC ha emesso un comunicato chiarificatore nel quale si ammette il problema tecnico. Ad un primo esame infatti è apparso chiaro che il gas della CBR1000RRW numero 634 è rimasto aperto di 26°. Dunque non completamente, ma abbastanza da causare l'incidente con i ridotti margini di errori di un campione come Casey Stoner alla guida.

Il ritardo nell'ammissione, con conseguente doppio comunicato stampa che prima nascondeva e poi ammetteva il problema, è stato determinato dalla natura stessa del circuito di Suzuka che non ha una strada complanare al circuito. Per questo motivo il team HRC ha dovuto attendere la fine della gara per rientrare in possesso della moto, esaminarla e scaricare i dati della telemetria.

Resisi conto che quanto affermato da Stoner era corretto i vertici della Honda non hanno esitato ad ammettere l'errore, e per chi conosce il modo di ragionare dei giapponesi, deve essere stata durissima.

Del resto a chiunque conoscesse Casey Stoner - carattere difficile quanto si vuole ma sempre estremamente onesto - era apparso evidente che l'australiano non potesse essere impazzito a lanciare quel tweet così chiaro a pochi minuti dall'incidente. Non è un tipo che cerca scuse, Casey, e nemmeno uno che si tiene la lingua in bocca.

Tutto è bene ciò che finisce bene, comunque e, fratture a parte, crediamo che il mondo delle due ruote non possa non applaudire un ritorno così probante del due volte campione del mondo della MotoGP.


Il comunicato della HRC

Dopo due vittorie consecutive nella 8 Ore di Suzuka nel 2013 e 2014, la moto numero 634 moto del team Musashi RT HARC-PRO ha iniziato la gara di quest'anno dalla terza posizione in griglia, ma non è stata in grado di trasformare ciò nella vittoria numero tre.

Takumi Takahashi (Giappone, 24 anni) è stato il primo pilota in pista ed è stato coinvolto in una battaglia emozionante nel gruppo di testa. Dopo 24 giri è entrato ai box in seconda posizione e il due volte Campione del Casey Stoner (Australia, 29 anni) ha preso le redini della gara. Stoner è risalito fino al 1 ° posto nel suo primo giro, ma purtroppo è caduto al tornante di Suzuka e la gara è finita per il team Musashi RT HARC-PRO.

Casey è stato portato al centro medico, dove è stato confermato la frattura alla scapola destra e della caviglia sinistra.

La squadra ha dovuto aspettare la fine della gara per riavere la moto in modo da poter esaminare  ciò che aveva causato l'incidente. Insieme con il personale HRC, la squadra la ha controllato e i dati hanno confermato che l'acceleratore era rimasto aperto di 26 gradi prima dello schianto. Non è chiaro il motivo per cui questo è successo e ora la moto verrà inviata all' HRC per un controllo completo. HRC comunicherà i risultati ai media quando ci saranno maggiori notizie.

"Casey Stoner ha incoraggiato tutta la squadra durante questa settimana alla 8 Ore di Suzuka - ha detto il team manager Shigeki Honda - in particolare durante la Superpole. Ha dimostrato una guida aggressiva che gli ha permesso di risalire al 1° posto all'inizio della gara, ma purtroppo è caduto. Come risultato, abbiamo perso l'opportunità di tre vittorie consecutive, ma questa è la 8 ore di Suzuka dove tutto può succedere. Esprimo il mio apprezzamento a tutti i nostri fan e auguro a Casey una pronta guarigione. Ci rivedremo l'anno prossimo! "

"Sono veramente dispiaciuto che la 8 Ore di Suzuka sia finita così. Avevamo fatto un sacco di lavoro nelle ultime settimane per trovarci a proprio agio con la moto e la pista e trovato un assetto confortevole per tutti - ha detto Stoner - Eravamo sicuri che tutto sarebbe andato secondo i piani, ci sentivamo rilassati e a nostro agio e stavamo risparmiando gomme e carburante per allungare il nostro turno il più possibile. Sfortunatamente abbiamo avuto un problema meccanico mentre stavo entrando nella curva che porta al tornante. In quella curva non ho avuto tempo per tirare la frizione, così l'ho approcciata in modo diverso perché sono entrato troppo veloce, così ho alzato la moto per ridurre la velocità, ma mi stavo dirigendo contro il muretto, così ho deciso  di lasciarla andare ed ho colpito le protezioni che, sfortunatamente erano più dure di quel che sembravano. Il risultato è che ne siamo usciti con una frattura alla clavicola ed una alla scapola. Ringrazio il team e specialmente i miei compagni Michael Van Der Mark e Takumi Takahashi. Loro hanno fatto un lavoro fantastico in queste settimane e nell'ultima settimana. Ed anche il team. La loro professionalità è stata stupefacente ed è stato fantastico lavorare assieme. Sono dispiaciuto che non abbiamo potuto raggiungere il risultato che avremmo potuto ottenere".

"Non abbiamo avuto la sensazione migliore per tutta la settimana di gara e siamo entrati nella gara con alcuni problemi di assetto - ha poi confessato Takumi Takahashi - Nel mio stint, ho ancora avuto alcuni problemi di step e sono stato costretto a rimanere un po' indietro. Volevo essere davanti, alla fine del mio stint, ma non ci sono riuscito perché c'erano troppi rischi di caduta. Mi dispiace per Casey. Ho ancora metà dell'All Japan Championship da fare ma già non vedo l'ora di correre la prossima 8 ore di Suzuka".

"Oggi è stata una gara deludente - ha spiegato brevemente Michael van der Mark - Penso che abbiamo avuto un buon ritmo rispetto alle altre squadre e un buon risultato sarebbe stato sicuramente possibile, ma queste cose succedono nelle corse. Casey è stato davvero sfortunato con l'incidente. Spero che tornerà in forma al più presto".

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