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SBK, Haslam, la 200ª gara ha un gusto amaro

"Passi avanti, ma mancava la costanza necessaria". Torres: "Meglio in qualifica"

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Nella seconda manche a Laguna Seca, Leon Haslam ha raggiunto quota 200 partenze in SBK. L’ingresso in un club molto esclusivo – vi appartengono solo nove piloti, lui compreso, tra cui i connazionali James Toseland (201) e Carl Fogarty (219) – non ha tuttavia coinciso con una giornata memorabile.

In Gara Uno, Haslam è caduto per poi transitare sul traguardo in tredicesima posizione. Al pomeriggio, uno spettacolare duello con Jordi Torres non ha poi tirato su il morale del britannico, piegato dal compagno di squadra sulla distanza dopo un paio di tentativi – l’ultimo del quale riuscito – alla curva tre.

“Purtroppo in Gara1 abbiamo sofferto, faticavo a tenere il ritmo e dopo la scivolata ho solo pensato a finire la gara, visti anche i danni riportati dalla mia moto – ha detto Haslam – Abbiamo fatto un grande passo in avanti per Gara2, ho guidato molto meglio specialmente nelle prime fasi di gara ma poi non sono riuscito a tenere il passo. È un peccato, perché so che il potenziale della moto era più alto. Il problema più grande è stata la costanza, oltre a qualche difficoltà da parte mia in un paio di curve. Ora valuteremo le ulteriori modifiche da adottare in Malesia, un circuito dove possiamo essere molto competitivi”.

Dopo la sua migliore qualifica della stagione (terzo tempo), Torres ha portato un quinto ed un quarto posto rispettivamente. Due risultati solidi, che però non lo lasciano particolarmente soddisfatto.

“Le qualifiche sono diverse dalla gara, dove mi mancava ancora mezzo secondo rispetto ai primi – ha osservato il rookie spagnolo – Specialmente in Gara1 dove ho sofferto con il grip al posteriore e non sono riuscito a restare con Giugliano. In Gara2 è andata molto meglio, nei primi giri ho faticato in staccata per le pastiglie nuove ma una volte che si sono sistemate sono riuscito a impostare il mio passo fino al sorpasso su Leon. Le modifiche tra le due gare mi hanno permesso di migliorare. Sono contento anche perché abbiamo individuato una delle aree critiche per far girare meglio la RSV4 a centro curva”.

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