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Beaubier: con Yamaha in SBK? Si può fare

FUTURO USA: ex protetto di Stoner: "C'è stato un contatto. Sarebbe difficile, ma chi non rischia..."

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Cameron Beaubier è la giovane promessa del motociclismo americano, parola di Wayne Rainey. Ventidue anni, un passato (avaro di soddisfazioni) in Europa, e la speranza di tornarci per ritagliarsi un ruolo da protagonista.

Molto dipenderà dall’esito del round di Laguna Seca, dove si presenta in seconda posizione in classifica, a quattro punti dal compagno di squadra Josh Hayes. Una vetrina importante per una possibile promozione nel mondiale SBK con Yamaha. Guintoli e Melandri restano gli indiziati principali ma, vista l’importanza del mercato americano, le quotazioni di Beaubier sono in timida ascesa.

“Spero di saperne di più dopo questo fine settimana, ma per ora voglio solo concentrarmi sul lavoro da svolgere qui – ha dichiarato Beaubier, classe 1992 – Forse è vero quello che dice Wayne, che mi serve più esperienza. È il mio eroe, e so che si preoccupa per me, ma onestamente a volte devi semplicemente rimboccarti le maniche e fare qualcosa. Qui facciamo meno gare e meno test che nel mondiale, sarebbe difficile inizialmente fare il salto, ma da qualche parte bisogna pur cominciare”.

Beaubier ci aveva già provato nel lontano 2006, quando andò in Europa a soli 13 anni per una selezione (superata) della Rookies Cup, nella quale ha corso l’anno successivo. Nel 2008 è passato alla MotoGP Academy sotto la tutela di Alberto Puig, per poi debuttare nel mondiale 125cc nel 2009 con KTM a fianco di Marc Marquez, allora al secondo anno nel mondiale.

“È stato un anno duro per entrambi, anche Marc ha fatto un solo podio, ma era indubbiamente più veloce di me – ha ammesso il californiano che, dopo aver raccolto soltanto tre punti, è stato costretto ad abbandonare (momentaneamente?) la scena mondiale – Per me era molto difficile correre in Europa, lontano dalla mia famiglia. Mi ha aiutato Stoner, ospitandomi per qualche tempo, ma avevo solo 15 anni, non ero pronto mentalmente. Ho imparato molto, ma forse ho bruciato i tempi. Mi sarebbe servito almeno un altro anno”.

Beaubier (dx) con HayesTornato alla base, Beaubier ha ritrovato progressivamente la propria fiducia nelle categorie minori fino a trovare casa con Yamaha, dove sta ricostruendo la propria reputazione. “So che Keith McCarty (il team manager, nda) è in trattative con Yamaha per la SBK – ha confessato – Fare il mondiale sarebbe fantastico, anche perché conosco già la nuova R1 e sto contribuendo al suo sviluppo qui in America. È una cosa che non avevo mai fatto prima, siamo ancora agli inizi ma è un onore ricoprire questo ruolo insieme a Hayes”.

A proposito di Hayes, Rainey ha osservato come Beaubier – quasi vent’anni più giovane – dovrebbe batterlo nettamente prima di ritentare il salto nel mondiale. “Ma Josh non riscuote il credito che si merita – ha ribattuto l’americano – Ha molto talento, è difficile da battere, è sottovalutato”.

Chi dei due avrà ragione? Lo dirà il tempo. E non parliamo solo del cronometro; quello darà il suo responso domenica, e lunedì dovrebbero arrivare le prime risposte concrete anche sul fronte mercato.

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