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MotoGP, Dovizioso: l'ingresso in curva la priorità

Andrea dopo i due giorni di test a Misano: "non abbiamo grossi problemi, ma la soluzione non è semplice"


Dopo 132 giri e un miglior crono di 1’32”5 (mezzo secondo più lento di Marquez, due decimi più veloce di Iannone), Andrea Dovizioso non riesce a sorridere quanto avrebbe voluto. Dopo il Mugello, la GP15 ha tradito - le alte - aspettative e i due giorni di test di Misano erano attesi per dare una svolta. Il lavoro per gli uomini di Borgo Panigale, però, sembra ancora lungo.

Andrea, che tipo di lavoro hai fatto a Misano?

Abbiamo provato dei vecchi setup per avere una conferma di quanto fatto nei weekend di gara e questo ci ha permesso di capire meglio la situazione, di avere più informazioni. Questo pomeriggio invece era troppo caldo, c’erano 61° sull’asfalto e nessuna gomma può lavorare bene in queste condizioni. Non puoi mai forzare in curva, un caldo del genere non lo trovi neanche in Malesia”.

Ci sono stati dei risultati?

Non abbiamo fatto un passo avanti, non abbiamo migliorato la nostra velocità. Non dico che siamo stati lenti, ho girato a mezzo secondo da Marquez che è stato velocissimo, ma dobbiamo migliorare l’entrata in curva. Mi è capitato di seguire Marc e in quella fase non siamo abbastanza forti, come anche in altre aree come si è visto negli ultimi GP”.

Come mai questo stallo?

E’ normale quello che sta succedendo, siamo stati molto veloci nella prima parte della stagione e in quel momento i nostri avversari non erano forti quanto lo sono adesso. Non sono preoccupato”.

Dove bisogna progredire?

Non abbiamo grossi problemi come lo scorso anno, la base è buona ma per stare davanti devi essere quasi perfetto in ogni area, frenata, elettronica, trazione. Non c’è niente di strano.Sappiamo bene cosa migliorare, ma non parliamo di grandi cose, il nostro livello è già alto e quindi non è semplice trovare la soluzione.

Hai capito il perché delle recenti deludenti prestazioni?

“Ci sono molte ragioni per i risultati nelle ultime gare. Siamo stati più lenti rispetto ai primi GP e sicuramente le ultime tre piste non erano le migliori per le caratteristiche della nostra moto, ma è stata la velocità dei nostri avversari ad aumentare. Credo che Honda sia migliorata, che Lorenzo e Pedrosa siano tornati, che abbiano migliorato le loro moto e questo ha prodotto quella situazione.

Cosa ti aspetti dai prossimi GP?

Indianapolis e Brno saranno due test importanti per noi perché penso che potremo capire meglio quale sia la nostra reale velocità. Credo che siano due piste a noi favorevoli”.

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