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SBK, Laguna Seca, Rea solo contro tutti

Il nordirlandese, che non ha mai vinto in California, potrebbe chiudere i giochi prima delle vacanze

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Dopo quasi un mese di stop, la Superbike si prepara a scaldare i motori a Laguna Seca. Un appuntamento importante, sia per storico circuito californiano ormai sempre meno utilizzato che per le derivate di serie, i cui ingranaggi lavoreranno sia in pista che dietro le quinte nella riservata cornice d’oltreoceano, finalizzando i primi movimenti di un mercato che si preannuncia particolarmente “brulicante”.

Ma sarà prima di tutto il cronometro a parlare, e quest’ultimo ha quasi sempre incoronato Jonathan Rea. Il pilota Kawasaki ha raccolto fin qui 11 successi in 16 manche, ed è in piena corsa per riscrivere due record che resistono da lungo tempo: quello di maggior numero di podi consecutivi – 25, di Colin Edwards, nel 2002 (Rea è a quota 17) - e quello di maggior numero di vittorie in una singola stagione – 17, di Doug Polen nel 1992. Curiosamente, il nordirlandese non ha mai vinto sui cinque circuiti rimasti in calendario (Laguna Seca, Sepang, Jerez, Magny Cours e Losail), ma il tabù sembra destinato ad essere sfatato.

Il primo avversario di Rea, almeno secondo la classifica iridata (dove comanda con 133 punti di vantaggio), è Tom Sykes. In California, il vice-campione sarà l’unico pilota in griglia a poter vantare un successo (in realtà sono due, tra Gara Uno nel 2013 e Gara Due nel 2014) sul tracciato alle porte di Monterey. Con i suoi piloti ufficiali, Kawasaki potrà inoltre eguagliare il record di vittorie in SBK di Yamaha (74), o addirittura diventare il terzo costruttore dopo Ducati e Honda a raggiungere quota 75 successi.

“Tre settimane di ferie sono troppe – ha scherzato Rea – Voglio tornare in sella e continuare a spingere al massimo per estendere il momento positivo e portare a casa risultati migliori, vincendo più gare possibili. L’obiettivo, da inizio stagione, è sempre stato quello di vincere il titolo. E siamo in una buona posizione dopo il giro di boa”.

Da non sottovalutare, in ogni caso la concorrenza. Sia Davide Giugliano che Chaz Davies hanno raccolto dei secondi posti a Laguna Seca, e lo sviluppo della Panigale è stato recentemente portato avanti dal blasonato Carlos Checa, ultimo a portare la bi-cilindrica sul tetto del mondo. La tappa americana sarà anche un crocevia importante per Aprilia, che si sta muovendo sul mercato in attesa di decidere se proseguire il proprio impegno in forma ufficiale tra le derivate di serie. Nei box di Noale, Leon Haslam celebrerà la sua 200ª partenza in carriera. Servirà un risultato importante per dare una scossa alle ambizioni sue e della Casa.

Restano 250 punti sul piatto, e la tavola è apparecchiata. Nella corsa ai posti a sedere, Jonathan Rea sarà solo contro tutti. Se riuscisse ad estendere il proprio vantaggio a 150 lunghezze tra la California e Sepang, il titolo verrebbe già assegnato prima della pausa estiva…

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