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MotoGP, Iannone: non possiamo continuare così

"Ho imparato a gestire i momenti difficili". Dovizioso: "non esiste una medicina pronta ma niente allarmi"

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La Ducati si è affidata nuovamente a Iannone al Sachsenring che stringendo i denti ha colto un 5° posto, mentre Dovizioso ha finito prematuramente la sua gara nella via di fuga. La GP15 sta vivendo un momento di stallo e anche in Germania il podio è stato una chimera. Gli uomini in rosso continuano a dire di non preoccuparsi, che la bonaccia finirà e il vento tornerà a gonfiare le vele della Desmosedici, ma per ora c’è poco di cui rallegrarsi.

Abbiamo faticato per tutto il fine settimana - commenta Iannone - Piano, piano siamo riusciti a migliorare la situazione ma non quanto mi sarei aspettato. Sono però contento perché credo di avere gestito questo Gran Premio nel migliore dei modi e di avere portato a casa il massimo possibile”.

Questo ti soddisfa pienamente?

Dobbiamo pretendere di più e nella seconda parte del campionato essere più vicini ai primi, non possiamo continuare a soffrire così tanto”.

E se guardi alla prima metà della stagione?

Sarei un sborone se dicessi che mi aspettavo di più. Sono terzo in campionato e non lo avrei mai pensato, mi piacerebbe restare in questa posizione fino alla fine ma guardando la situazione in questo momento non sembra possibile”.

Però ci saranno due giorni di test a Misano la prossima settimana…

E li aspetto con ansia, per scoprire se riusciremo a migliorare. La cosa positiva è che sappiamo dove intervenire, soffriamo di mancanza di grip quando la moto è molto inclinata. Qui al Sachsenring, solo in settore perdevamo 3 o 4 decimi per questo problema”.

Nonostante tutto non hai sbagliato, cosa è cambiato dallo scorso anno?

Quando ambisci a qualcosa che non puoi ottenere ti prendi troppo rischi e quindi sbagli, quando ti accontenti invece è più facile portare a casa il risultato. Non è mai stato il mio stile accontentarmi, ma quest’anno volevo imparare da Dovizioso e concretizzare le mie prestazioni, ci sto riuscendo. Inoltre la GP15 permette di recuperare eventuali errori, con la GP14 non era possibile”.

Hai imparato altro quest’anno?

Sì, che posso essere molto veloce anche in MotoGP, sono salito due volte sul podio e stato molte volte vicino ai migliori. Non avevo mai lottato prima con i top rider. Sono contento di come sto gestendo questa stagione e il lavoro nei box, anche quando la situazione è difficile”.

Dove puoi ancora migliorare?

Rispondo con le parole di Dall’Igna quando parla della GP15: dappertutto”.

Andrea DoviziosoFatica maggiormente a trovare lati positivi nel suo fine settimana Dovizioso. Il forlivese, come era già successo a Barcellona, ha sbagliato finendo a terra. Un fatto anomalo per un pilota poco incline all’errore come lui, ma figlio delle difficoltà.

Mi spiace per la squadra, sono entrato troppo veloce alla curva 5 e mi si è chiuso l’anteriore - spiega - Partendo dalla quarta fila ho dovuto spingere al limite. Alla fine dei conti, la mia gara è stata condizionata dalle brutte qualifiche”.

E’ il momento di correre ai ripari?

Arrabbiarsi non porta a niente e non voglio farlo. Avremo due giorni di test a Misano e saranno importanti per fare delle comparazioni importanti e capire in quale direzione muoverci. Non sta accadendo nulla di allarmante.

Però non siete più competitivi come a inizio stagione…

Il problema è che siamo partiti troppo forte (ride) Tutti si aspettavano che migliorare ancora sarebbe stato facile, ma è l’opposto quando si lavora sui dettagli. Questo è un momento di stand by per quanto riguarda le nostre prestazioni ma non per quando riguarda l’impegno. I ragazzi si stanno facendo il mazzo e arriva sempre tanto materiale”.

Cosa c’è da capire?

Non dove, ma come intervenire, se avessimo già trovato la risposta avremmo risolto i nostri problemi. Non c’è una medicina già pronta e quando si fanno delle modifiche per migliorare un aspetto bisogna essere sicuri che non vada a peggiorarne altri”.

L’obiettivo di una vittoria è ancora valido?

Considerando la base da cui partiamo sì, ma non è vincere che risolve tutti i problemi. Sto guardando più avanti, al futuro”.

Alla prossima stagione?

Spesso ci dimentichiamo che questa moto è scesa in pista la prima volta a fine febbraio, giocarsi il Mondiale non è mai stata un’ipotesi reale. La cosa importante è che io credo in questo gruppo, ci sono le teste giuste per progredire.

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