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MotoGP, Marquez: la rimonta non è impossibile

"Alla Honda chiedo ancora uno o due decimi". Pedrosa: "mi sono riabituato a stare con i primi"

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Per la prima volta quest’anno ho fatto la gara che volevo, andando via e poi gestendo il distacco. Neanche ad Austin ci ero riuscito, in quel GP avevo dovuto spingere al massimo dall’inizio alla fine, qui al Sachsenring ho potuto rallentare negli ultimi giri”. Marc Marquez non si nasconde, ha colto il sesto successo consecutivo in Germania ed è tornato quello di una volta.

Questo è un circuito che si adatta particolarmente bene a me e alla Honda, ma bisogna riuscire a concretizzare il risultato e oggi l’ho fatto - dice - Non c’è stata lotta, quella che piace a me e al pubblico, ma ci saranno altre occasione, oggi l’importante era essere costanti. Il primo passo avanti l’avevo fatto ad Assen e mi ha permesso di arrivare qui più forte mentalmente. Sono tornato a divertirmi in moto anche se sono consapevole che il lavoro non è ancora finito, bisogna continuare a progredire”.

Il piccolo diavolo ha le idee chiare.

Il posteriore della RC213V scivola ancora troppo nell’entrata delle curve veloci e questo non mi permette di avere una grande velocità di percorrenza - spiega - Su questa pista non è un grande problema, per le sue caratteristiche, ma lo sarà su altre. Arrivavo da una prima parte di stagione particolarmente difficile, ero veloce ma non sentivo la moto, ora è tutto diverso. A un certo punto avevo anche pensato di dovere cambiare il mio stile di guida, ma adesso so che posso avere fiducia in me stesso, nella Honda e nella squadra”.

Questo non significa che sia del tutto soddisfatto.

Cosa chiedo alla Honda? Uno o due decimi - afferma - Vediamo come andranno i test di Misano di mercoledì e giovedì, saranno importanti”.

Anche perché, nonostante i 65 punti di distanza da Rossi, tutto potrebbe ancora accadere.

Una rimonta non è impossibile, anche se forse è troppo difficile perché Valentino sta facendo una grande stagione - riflette il piccolo diavolo - Devo solo pensare gara per gara e divertirmi”.

La festa Honda è stata completata da Dani Pedrosa, che è tornato sul podio dopo Barcellona. Questa volta si è trattato di un secondo posto e la battaglia vinta contro Rossi dà quel bonus al morale importante per lo spagnolo.

Non è stata una gara facile, soprattutto nella prima parte - racconta - Innanzitutto non ero più abituato a trovarmi subito tra i primi e ho dovuto adattarmi nuovamente al loro ritmo velocissimo. Inoltre la moto non era così a posto, l’anteriore tendeva a chiudersi. Mano a mano che il serbatoio si svuotava, la situazione però migliorava e sono riuscito a essere più veloce”.

E infatti nel finale è riuscito a staccare il Dottore.

“E’ stato utile seguire Rossi per capire i punti deboli e quelli di forza della nostra moto, per esempio la Yamaha è migliore in accelerazione - continua - Fisicamente non ho avuto invece problemi, ma le tante curve a sinistra del Sachsenring aiutano a non sforzare troppo il braccio destro, questo permette di essere anche più tranquilli mentalmente”.

Dani avrà tre settimane di riposo per prepararsi al meglio alla seconda parte della stagione.

Quando le cose vanno male devi impegnarti di più, è quello che ho fatto. Spero di essere ancora più competitivo nelle ultime gare dell’anno”.

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