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MotoGP, Bradl fa da tutor a Claudio Corti

Stefan sarà nel box per dare il suo aiuto al comasco nel Gran Premio del Sachsenring

A quasi due anni dall’ultimo Gran Premio in MotoGP, Claudio Corti è pronto a tornare in sella. Oggi le foto di rito con i colori del team Forward e domani incomincerà a fare sul serio. Non sarà un ritorno facile, perché il comasco aveva guidato solo la CRT FTR motorizzata Kawasaki e al Sachsenring, in una manciata di turni, dovrà prendere le misure alla Yamaha Open, una moto completamente diversa.

Il più grande punto interrogativo per me è l’elettronica, completamente diversa da quella che ero abituato a usare - dice Corti - Poi ci sono le gomme che sono cambiate dall’ultima volta che ho usato le Bridgestone. Inoltre su questo circuito ci saranno molte opzioni per quanto riguarda l’anteriore e dovrò cercare di districarmi al meglio”.

Claudio potrà però contare su un aiuto di eccezione nel box perché Stefan Bradl sarà al suo fianco per offrire al proprio sostituto l’esperienza sulla Yamaha e qualche consiglio.

Il tedesco era al Sachsenring già oggi e ha spiegato la decisione di saltare il GP di casa: “una frattura allo scafoide è sempre complicata, non avrebbe avuto senso rischiare, faccio fatica anche solo guidando lo scooter nel paddock. La buona notizia è che ci saranno tre settimane di stop prima di Indianapolis che mi permetteranno di recuperare la migliore forma fisica”.

Hiroshi AoyamaCorti non sarà l’unico sostituto in gara. Sulla Honda Open di Karel Abraham (fermato da una frattura all’alluce) salirà Hiroshi Aoyama.

Il giapponese, collaudatore per la Casa di Tokyo, aveva già preso il posto di Pedrosa in questa stagione sulla RC213V ufficiale quando lo spagnolo si fermò per tre gare per operarsi all’avambraccio. Aveva già guidato la Honda Open lo scorso anno tra le fila del team Aspar.

Foto di Fermino Fraternali


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