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MotoGP, Marquez: da Rossi ho imparato che si può tagliare

"Lo farò anche io, se mi troverò in quella situazione". Lorenzo: "Voglio cambiare subito registro dopo Assen"

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Un doppio filo lega Marc Marquez e Jorge Lorenzo alla vigilia del GP del Sachsenring. Il primo si è aggiudicato cinque gare di fila sul tracciato tedesco tra 125, Moto2 e MotoGP, il secondo invece non vi ha mai trionfato in dodici anni. Per entrambi, tuttavia, l’obiettivo è lo stesso: vincere o, qualora non fosse possibile, battere il leader in classifica Valentino Rossi.

“Cinque vittorie consecutive sono un buon record, e mi sento fiducioso dopo il weekend di Assen – ha detto MarquezStiamo tornando al nostro livello e la pista mi è congeniale, ma bisogna restare concentrati. Vincere sarebbe sicuramente più difficile che lo scorso anno”.

“Qui non ho mai vinto ma ci sono andato vicino in molte occasioni – ha replicato Lorenzo – È l’unica pista nella quale sono ancora a secco oltre ad Austin, ma non è mai troppo tardi. Dovrò farmi trovare pronto fin dal primo turno, e teoricamente non ci sono settori problematici per me come ad Assen, dove non sono mai stato veramente in lotta per la vittoria. Voglio cambiare subito registro”.

Dopo qualche polemica in Olanda, il tema gomme continua a tener banco. In Germania, dove la maggior parte delle curve gira verso sinistra, Bridgestone ha portato una serie di pneumatici asimmetrici, anche per l’anteriore. Per Lorenzo, non sarà un problema. “Ho già vinto con queste gomme, come al Mugello, e spero di essere competitivo anche su questa pista. In Olanda ho corso in salita. Partire dall’ottavo posto mi ha penalizzato”.

Marquez, dal canto suo, è stato naturalmente incalzato sul contatto decisivo tra lui e Valentino Rossi all’ultima curva ad Assen. Lo spagnolo, come del resto il Dottore, ha ribadito quanto già sostenuto a caldo dopo la gara di due settimane fa. “Salire sul podio ad Assen dopo due cadute in gara per me era già una vittoria – ha dichiarato il campione in carica – Quello che è accaduto è ormai è acqua passata, continuerò ad affrontare una gara alla volta. Ho 74 punti da recuperare, quindi sono ancora in gioco. L’importante è tornare alla vittoria il prima possibile. Ma se non potessi confermarmi campione, non farebbe alcuna differenza se il titolo lo vincesse Rossi o Lorenzo”.

Chiamato ad analizzare per l’ennesima volta la manovra all’ultima chicane, Marquez ha preferito farlo in chiave futura. Ci sono state molte battaglie all’ultimo giro, ma nessuno aveva fatto manovre del genere. Valentino ci ha mostrato la via, ora sappiamo che si può fare. Non siamo stati a parlarne troppo, ma ci ha insegnato una cosa nuova. Ora puoi saltare una chicane quando ti toccano. Lo farò anche’io, se mi capiterà (ride)”.

E il toboga tedesco, guarda caso, ha più volte dato vita a duelli entusiasmanti all’ultima staccata, anche se non si tratta di una chicane. Tuttavia, per Marquez è più importante l’aver ritrovato fiducia in sella. Il resto, come ha più volte detto, verrà da sé. “Abbiamo cominciato a trovare una base, la prossima settimana, a Misano, proveremo molte cose per l’anno prossimo. Ma ancora non conosco il programma e non penso avrò a disposizione l’elettronica unica. Comunque ora ho una moto che ‘sento’ di più e mi consente di essere più costante”.


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